Aggiornato al 23/10/2025 - 12:18
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Bomba carta sotto casa dell’assessore Ferrandelli a Palermo: “Non mi intimoriscono”

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Grave atto intimidatorio contro l’assessore all’Emergenza abitativa, legato agli sgomberi di case popolari. Solidarietà da Schifani e da ANCI Sicilia, che rappresenta tutti i sindaci dell’isola

Un gravissimo atto intimidatorio scuote la politica siciliana. Ieri sera, 22 ottobre, una bomba carta è esplosa sotto l’abitazione di Fabrizio Ferrandelli, assessore comunale all’Emergenza abitativa di Palermo, nel quartiere di Borgo Nuovo.

La violenta deflagrazione, avvenuta intorno alle 23:00, ha fatto scendere in strada decine di residenti spaventati. L’attacco è strettamente collegato all’attività dell’assessore contro le occupazioni abusive.

Poco dopo l’esplosione, infatti, un incendio è divampato in un’abitazione di via Bronte, che era stata sgomberata nel pomeriggio proprio su intervento di Ferrandelli. Secondo le prime ricostruzioni, gli occupanti abusivi sarebbero tornati vandalizzando la casa e appiccando il fuoco dopo che le forze dell’ordine si erano allontanate.

La reazione dell’assessore è stata immediata e ferma: «Questi gesti non m’intimoriscono. Sono molto sereno e proseguirò nella mia azione», ha dichiarato. Ferrandelli ha raccontato di trovarsi presso la stazione dei carabinieri di Borgo Nuovo per rassicurare i cittadini proprio mentre la bomba esplodeva sotto casa sua.

Unanime la condanna dal mondo istituzionale, che compatta la Sicilia. Il presidente della Regione, Renato Schifani, ha parlato di “gesto vile e inaccettabile”, assicurando che “le istituzioni sono al suo fianco”. Sulla stessa linea il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, che ha ribadito che l’amministrazione non arretrerà “di un passo”.

Piena solidarietà è arrivata anche da ANCI Sicilia. Il presidente Paolo Amenta e il segretario generale Mario Emanuele Alvano, a nome di tutti i sindaci siciliani (e quindi anche di quelli della provincia di Siracusa), hanno espresso piena solidarietà, condannando un “gesto di violenza e intimidazione” e incoraggiando Ferrandelli a proseguire “per il bene della comunità e per la legalità”.

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