Aggiornato al 07/01/2025 - 20:04
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Tragedia evitabile?

Malasanità in Sicilia: Schillaci (M5S) denuncia un sistema al collasso

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Il caso dell’anziano morto a Villa Sofia di Palermo riaccende il dibattito sullo stato della sanità pubblica siciliana, accusata di essere svenduta e senza risorse

La tragedia verificatasi presso l’ospedale Villa Sofia di Palermo, dove un uomo di 76 anni è morto dopo 17 giorni di attesa per un intervento mai eseguito, è solo uno dei tanti episodi che evidenziano il profondo stato di crisi della sanità pubblica siciliana. Lo denuncia Roberta Schillaci, vice capogruppo del Movimento Cinquestelle all’Assemblea regionale siciliana.

“La morte di questo anziano – afferma Schillaci – non è un caso isolato. Quasi ogni giorno emergono storie di sofferenza e ingiustizie: persone che muoiono in attesa di cure, reparti sovraffollati, personale sanitario stremato e insufficiente. La sanità pubblica, svenduta e privata delle risorse, ha trasformato il diritto alla salute in un privilegio per pochi.”

Secondo la deputata del M5S, il degrado del sistema sanitario pubblico siciliano è il risultato di anni di tagli e scelte politiche che hanno favorito il privato, lasciando ospedali pubblici senza fondi né personale adeguato. “Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: vite spezzate, pazienti abbandonati nei corridoi e un sistema incapace di garantire cure essenziali.”

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