Aggiornato al 27/06/2024 - 17:54
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“Pac-Pnscia anziani e infanzia”, Regione e Anci Sicilia chiedono il rifinanziamento

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«Il rifinanziamento del programma – hanno convenuto Albano e Amenta – è indispensabile per garantire servizi fondamentali ai cittadini”

Una richiesta congiunta della Regione e dell’Anci Sicilia per chiedere ai ministeri competenti il rifinanziamento del programma “Pac-Pnscia anziani e infanzia” che si concluderà il 30 giugno 2024. È la proposta emersa nel corso dell’incontro che si è tenuto questa mattina negli uffici di via Trinacria a Palermo tra l’assessore alla Famiglia, delle politiche sociali e del lavoro, Nuccia Albano, e il presidente dell’Anci regionale, Paolo Amenta.
«Il rifinanziamento del programma – hanno convenuto Albano e Amentaè indispensabile per garantire servizi fondamentali ai cittadini, come una gestione degli asili nido che consenta la frequenza di un maggior numero di bambini».
Nel corso della riunione, alla quale erano presenti il capo di gabinetto dell’ assessore Albano, Rosolino Greco, il dirigente generale del dipartimento Famiglia, Letizia Diliberti, il segretario generale dell’Anci Sicilia, Mario Emanuele Alvano, e i dirigenti regionali Licia Guastella e Guglielmo Reale, è stato affrontato anche il tema della riforma della spesa dei distretti sociosanitari. In particolare, da un monitoraggio è emerso che parte delle risorse finanziarie disponibili nel programma non sono state spese a causa delle difficoltà strutturali di alcuni dei 55 distretti. Per superare questo problema è stata condivisa la necessità di richiedere un incontro urgente al ministero del Lavoro.
«Nell’attesa di una necessaria riforma per una nuova e più efficace governance dei distretti socio-sanitari – hanno concluso Albano e Amenta – occorre un’immediata azione politica e legislativa che consenta, per un periodo congruo, una deroga all’attuale meccanismo di spesa, consentendo così l’immediato utilizzo delle risorse da parte dei Comuni per un tempestivo accesso ai servizi, nell’interesse dei soggetti fragili».

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