Aggiornato al 07/11/2025 - 19:46
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Manifestazione

Protesta PD a Palermo: “Da Schifani atto di vigliaccheria, non è lui il vero presidente”

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Sit-in PD all’Assessorato Famiglia, “luogo simbolo”. Chinnici e Lima: “Sospende i dirigenti ma non l’assessore. Fallimento politico”

“Il presidente della Regione Schifani deve fare un passo indietro. Si assuma le sue responsabilità una volta per tutte”. È durissimo l’attacco del Partito Democratico, che questo pomeriggio ha promosso una protesta a Palermo dopo il cataclisma che sta scuotendo la Sicilia, seguito all’indagine sugli appalti truccati che vede indagato anche Totò Cuffaro.

La vicesegretaria del Pd Sicilia, Valentina Chinnici, presente alla manifestazione, ha chiesto le dimissioni:

“Non basta rimuovere i dirigenti, seppur ci troviamo di fronte a un livello di inadeguatezza disarmante, quando ci sono responsabilità politiche gravissime: divulgare informazioni riservate, distribuire i bandi agli amici a discapito di giovani, dei più fragili e di chi legittimamente partecipa mentre l’assessore non si accorge di nulla come il Presidente Schifani, è sintomo di un fallimento”.

In strada anche la presidente del Pd Sicilia, Cleo Li Calzi, i componenti della segreteria regionale Sergio Lima, Mari Albanese e Alfredo Rizzo, il presidente dell’VIII Circoscrizione, Marcello Longo, l’ex parlamentare Marika Di Marco e diversi militanti e iscritti.

Il sit-in all’Assessorato Famiglia

La protesta si è tenuta davanti a un “luogo simbolo”, come spiegato dalla presidente Li Calzi.

“Abbiamo scelto l’assessorato alla Famiglia – spiega la presidente del Pd Sicilia, Cleo Li Calzi – perché questo è un luogo simbolo: è l’ufficio pubblico che si era trasformato anche luogo di incontri da parte di Cuffaro che da qui distribuiva i bandi agli amici mentre decine di associazioni che avevano il diritto di avere quei fondi non li hanno potuti avere”.

Lima (PD): “Schifani sotto scacco, non è il vero presidente”

L’affondo più duro arriva da Sergio Lima, che definisce la reazione del Governatore un atto di “vigliaccheria politica”.

“La scelta di Schifani di sospendere i dirigenti regionali – dice Sergio Lima – citati nell’inchiesta sul sistema Cuffaro è uno dei più penosi atti di vigliaccheria politica mai visti. Certo che andava fatto, ma se sospendi la dirigente e mezzo gabinetto dell’assessorato alla Famiglia e non dici una parola su chi reggeva politicamente l’assessorato stai solo mostrando di essere ancora e sempre sotto scacco. Se sospendi il dirigente che avrebbe incassato una tangente e non dici nulla sul deputato regionale che quei soldi consegna – conclude – stai solo dimostrando, per l’ennesima volta, di non essere il vero presidente della regione”.

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