Operazione dei Carabinieri per la liberazione di un giovane sequestrato: emessi provvedimenti cautelari per gravi reati, tra cui estorsione e porto di armi aggravato
La cronaca nera scuote le province di Ragusa e Siracusa, dove nove persone, tra cui quattro minori, sono state arrestate con accuse gravissime, tra cui sequestro di persona a scopo di estorsione, detenzione e porto di arma da fuoco aggravati in concorso.
Il caso risale al 20 giugno 2024, quando un giovane di 19 anni è stato sequestrato a Scicli (RG). L’incubo è continuato a Siracusa fino all’intervento decisivo del Gruppo di Intervento Speciale (GIS) dei Carabinieri, che ha liberato l’ostaggio e messo fine alla drammatica vicenda.
L’operazione è stata condotta congiuntamente dall’Aliquota Operativa della Compagnia Carabinieri di Modica, supportata dai Reparti Investigativi dei Comandi Provinciali di Ragusa e Siracusa e dall’impiego di tre unità cinofile. Il tutto sotto il coordinamento della Procura Distrettuale Antimafia e della Procura per i Minorenni di Catania.
Vista la gravità dei reati, per tutti gli indagati è stata disposta la custodia cautelare in carcere.
AGGIORNAMENTO
Le indagini avrebbero consentito di ricostruire il movente del sequestro del giovane, che si è ritenuto sia consistito in una ritorsione per la sottrazione di 4 chili di hashish, del valore di circa 15 mila euro, avvenuta a Modica il 19 giugno 2024 in danno di alcuni degli odierni arrestati, già fornitori di altre partite di droga in favore di giovani spacciatori locali. Il sequestro di persona avrebbe dunque avuto lo scopo di recuperare la somma di denaro a pagamento della droga, condizione per la liberazione del sequestrato.
Il commando, secondo la ricostruzione accusatoria – da verificare nel prosieguo del procedimento – un gruppo composto da otto siracusani armati di pistole, giungeva a Scicli per rintracciare coloro che si erano impossessati della droga, bloccando per alcune ore e picchiando selvaggiamente, con la minaccia delle armi, due giovani sciclitani, di cui un minorenne, per poi rilasciarli; subito dopo, nel quartiere Jungi di Scicli, il commando avrebbe sequestrato il giovane da loro ricercato che, sempre sotto minaccia armata, sarebbe stato caricato con violenza a bordo di una delle loro autovetture e trasportato a Siracusa. Nel tentativo di difendere il giovane dai suoi aggressori, un cugino del sequestrato veniva attinto ad una gamba da un colpo di arma da fuoco. Anche l’ostaggio durante il tragitto veniva ferito alla spalla con un colpo di pistola, mentre tentava di lanciarsi dall’autovettura in corsa. A Siracusa sarebbe stato poi rinchiuso in un appartamento di via Privitera, nel popolare rione di Santa Lucia, utilizzato quale covo per lo spaccio della droga.
Le indagini, i cui esiti sono stati sin qui convalidati dai giudici, avrebbero permesso anche di delineare le dinamiche del gruppo che risultava dedito allo spaccio di stupefacenti.
Ai risultati investigativi sin qui ottenuti – suscettibili di ulteriori convalide in sede giurisdizionale – si è giunti attraverso l’acquisizione delle informazioni assunte dai testimoni, l’analisi dei dati acquisiti sulla base del vaglio delle immagini di videosorveglianza presenti sui luoghi.
Gli arrestati sono stati condotti presso la Casa Circondariale di Ragusa e presso l’Istituto Penale per i Minorenni di Catania-Bicocca.