Aggiornato al 06/10/2025 - 17:07
Regione

Sicilia, Chinnici (PD): “Governo taglia 2,2 milioni ai precari per clientelismo”

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La vice segretaria PD Sicilia denuncia riduzione fondi stabilizzazione. “In 5 anni tagliati 50 milioni mentre si sprecano soldi in propaganda”

“Il governo regionale vuole tagliare il fondo per la stabilizzazione dei lavoratori precari, mentre si continuano a sprecare risorse pubbliche in inutili spot propagandistici e in un clientelismo ormai fuori controllo. È la fotografia impietosa di una maggioranza che ha smarrito ogni senso di giustizia sociale e di responsabilità verso i lavoratori e gli Enti Locali che hanno bisogno di risorse umane per far funzionare la macchina amministrativa ed erogare servizi ai cittadini”. Così l’onorevole Valentina Chinnici, deputata regionale e vice segretaria del PD Sicilia, denuncia il pesantissimo taglio operato dalla Regione ai fondi per la stabilizzazione.

Il Legislatore siciliano, con l’articolo 28 del disegno di legge 976/A del 1° ottobre 2025, sferra il suo attacco più duro ai lavoratori, effettuando l’ennesimo, insopportabile taglio al Fondo straordinario per i percorsi di stabilizzazione e per le misure di fuoriuscita. Si interviene ancora una volta per operare una scellerata riduzione delle autorizzazioni di spesa del capitolo che finanzia tutti i percorsi di stabilizzazione e le misure di fuoriuscita.

Questo Fondo per l’anno 2025 viene quantificato in 176,8 milioni di euro, subendo un ulteriore pesantissimo ridimensionamento oltre a quelli già effettuati dal 2020 a oggi. Assistiamo, quindi, sconcertati e indignati, a una consistente e intollerabile decurtazione finanziaria del Fondo straordinario di 2,2 milioni di euro per il 2025 e 50 milioni negli ultimi 5 anni”.

“È inaccettabile che mentre si sperperano soldi pubblici in campagne comunicative autoreferenziali e in pratiche clientelari, si tolga ossigeno a migliaia di famiglie siciliane che aspettano da anni una soluzione alla loro precarietà”, tuona Chinnici. “Questi tagli rappresentano il prezzo della dignità negata per migliaia di lavoratori che da mesi rivolgono un appello a tutti i deputati perché la loro situazione venga finalmente risolta. È scandaloso pensare che le risorse per garantire stabilità e futuro a chi serve le istituzioni vengano sacrificate sull’altare della propaganda e degli interessi di pochi”.

“Chiediamo con forza – conclude la deputata democratica – un immediato ripensamento da parte del Presidente Schifani e dell’intera maggioranza. Ritirare questo provvedimento scellerato non è solo un dovere politico, ma un atto di elementare giustizia. Il Partito Democratico siciliano è e sarà al fianco di tutti i lavoratori precari e delle loro organizzazioni sindacali in questa battaglia di civiltà, promuovendo ogni iniziativa parlamentare e di mobilitazione per costringere la maggioranza a fare marcia indietro su una scelta così gravemente ingiusta e dannosa per la nostra Isola. Ci aspettiamo al contrario che il governo affronti con serietà il fenomeno del precariato pubblico siciliano senza ricorrere al fondo straordinario e con copertura finanziaria a regime”.

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