Aggiornato al 03/10/2024 - 09:44
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Abile informatico

Sicurezza, è di Gela l’hacker che violò i sistemi di 5 procure e del Ministero della Giustizia

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Si chiama Carmelo Miano, l’hacker gelese di 24 anni arrestato ieri a Roma su ordine della procura distrettuale antimafia di Napoli

Con un semplice pc, è riuscito a violare i sistemi informatici di cinque procure e del Ministero della Giustizia. Tra gli uffici investigativi violati dal giovane hacker ci sono la procura di Gela, quella di Caltanissetta, e ancora quelle di Milano, Napoli, Palermo e Agrigento.

Le accuse a suo carico sono di accesso abusivo aggravato a strutture informatiche e diffusione di malware e programmi software, reati equiparati a fatti di mafia e commessi in concorso con ignoti. Tra i tre indagati a piede libero c’è anche un poliziotto che lo avrebbe indirizzato.

Un abile informatico, Miano aveva già mostrato le sue capacità: alla vigilia dei vent’anni, era riuscito a introdursi nel sistema di Telespazio, società di Leonardo che si occupa della sicurezza delle infrastrutture pubbliche.

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