La consigliera Mariangela Musumeci critica l’assenza di trasparenza e legittimità sull’iniziativa del pranzo solidale da 28.500 euro, destinato a famiglie bisognose
L’iniziativa del pranzo solidale, organizzata dal Comune di Priolo Gargallo per il 4 e 5 gennaio, ha sollevato un acceso dibattito politico. La consigliera comunale Mariangela Musumeci, insieme ai colleghi Giarratana, Valenti, Pinnisi, Mannisi, Scuotto e Campione, ha mosso dure critiche riguardo alla gestione e alla trasparenza dell’evento.
“Abbiamo richiesto l’annullamento in autotutela dell’atto amministrativo,” dichiara la consigliera Musumeci, sottolineando come l’azione ispettiva condotta da lei e dal collega Giarratana abbia evidenziato “la presenza di autocertificazioni della Proloco di Lentini e una proposta datata 24 dicembre 2024, accolta con determina del 31 dicembre 2024, per un rimborso dell’80% delle spese totali, pari a 28.500 euro.”
Uno dei punti più controversi riguarda l’assenza di un atto di indirizzo politico da parte della Giunta comunale. “Incomprensibile appare il tentativo di smentita da parte dell’Amministrazione,” continua Musumeci, aggiungendo che “non si trattava di somme perse, come sostenuto dal primo cittadino, ma risorse che sarebbero andate in avanzo di bilancio.”
La consigliera punta il dito anche contro l’utilizzo dei fondi originariamente destinati ai voucher spesa: “Molte famiglie ne sono rimaste escluse, e questa scelta lascia enormi dubbi sull’effettiva partecipazione dell’utenza al pranzo solidale.”
Altri interrogativi riguardano il coinvolgimento della Proloco di Lentini. “Ci sono perplessità sulle sue esperienze pregresse nell’organizzazione di pranzi solidali, sull’oggetto sociale e sulla comparazione con altri operatori,” afferma Musumeci, preannunciando che l’azione ispettiva continuerà anche durante la fase di rendicontazione e liquidazione delle spese.
“Il nostro compito istituzionale,” conclude la consigliera, “è garantire il legittimo uso delle risorse pubbliche. Alle considerazioni personali e strumentali opponiamo l’impegno per la trasparenza e il bene della comunità.”