Aggiornato al 21/06/2024 - 14:42
siracusapress
Riforma divisiva

Arriva il Sì della Camera all’autonomia differenziata, è scontro tra governatori del Sud

siracusapress

condividi news

Passa con 172 voti favorevoli, 99 contrari e un astenuto il disegno di legge (ddl 615) che prevede l’autonomia differenziata, noto anche come ddl Calderoli

Con questo decreto le Regioni potranno chiedere al Governo di decidere in assoluta libertà su una o tutte le 23 materie previste, tra le quali ci sono: la tutela della salute, l’istruzione, l’ambiente, lo sport, l’energia, i trasporti, la cultura, il commercio estero. Quattordici di queste materie devono rispondere ai cosiddetti Lep, cioè i Livelli essenziali di prestazione, come stabilito dal secondo comma dell’articolo 116 del Titolo V della Costituzione.

Non si sono fatte attendere le dichiarazioni dei governatori del sud.

“La Sicilia – dichiara Renato Schifani governatore della Sicilia – ha le carte in regola per partecipare a questa grande trasformazione, non solo perché è essa stessa il riferimento costituzionale dell’autonomia regionale sin dagli albori della Repubblica, ma anche perché adesso sta crescendo, incrementando Pil e investimenti, incrementando livelli di efficienza come dimostrato nel settore energetico. Emblematici – continua- sono i dati Svimez di oggi su crescita economica, investimenti produttivi ed esportazioni”.

“Il percorso attuativo del regionalismo differenziato approvato dal Parlamento – conclude il presidente – dovrà comunque garantire l’eguaglianza sostanziale, i livelli essenziali delle prestazioni e gli interventi di perequazione per superare i divari tra Nord e Sud e la marginalità insulare. Su questo vigileremo attivamente nella convinzione che istituzioni più giuste e più moderne siano ciò che i cittadini e le imprese chiedono”.

Di parere opposto il presidente della regione Calabria, Roberto Occhiuto, che pone l’accento su un aspetto importante, facendo leva su come il testo del disegno di legge sull’autonomia differenziata, approvato dalla Camera,  pur certamente migliorato rispetto a quello proposto mesi fa dal ministro Calderoli, divida ancora il paese.

“Comprendo le ragioni dei deputati calabresi di Forza Italia – Francesco Cannizzaro, Giuseppe Mangialavori e Giovanni Arruzzolo – che hanno deciso di non votare questa legge. È stata una loro scelta, che ho condiviso. Temo che il centrodestra nazionale abbia commesso un errore, del quale presto se ne renderà conto”. Così Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria e vice segretario nazionale di Forza Italia.

“Non so se i minimi vantaggi elettorali che il centrodestra avrà al Nord – continua Roberto Occhiuto – dove presumibilmente i cittadini prima dell’autonomia avrebbero preferito avere meno tasse e meno burocrazia, compenseranno la contrarietà e le preoccupazioni che gli elettori di centrodestra hanno al Sud. Questa norma -conclude- andava maggiormente approfondita e la discussione doveva svolgersi in modo sereno: avremmo così avuto l’opportunità di spiegarla meglio nelle Regioni meridionali”.

Insomma il percorso verso l’autonomia differenziata é ancora agli albori, ma già divide il paese.

Primo Piano

ULTIMA ORA

CULTURA

EVENTI

invia segnalazioni