Critiche dal Gruppo Consiliare del PD per l’astensione della maggioranza sulla proposta di riequilibrio di genere nella Giunta comunale
Il Gruppo Consiliare del Partito Democratico di Siracusa ha espresso dure critiche all’indomani della seduta consiliare dedicata alla democrazia paritaria, definita dal gruppo stesso come “una seduta vergognosa“. In un comunicato ufficiale, il PD ha denunciato l’astensione della maggioranza durante la votazione di un atto che chiedeva al Sindaco di applicare lo Statuto comunale e le normative nazionali per garantire il riequilibrio di genere nella Giunta comunale.
“Chiedevamo di impegnare il Sindaco verso un riequilibrio di genere della sua Giunta nominando quattro donne nel prossimo rimpasto”, sottolinea il comunicato, evidenziando come la proposta abbia ottenuto il voto favorevole solo dai gruppi di opposizione. “Tutta la maggioranza si astiene, dimostrando ancora una volta di fare una scelta sbagliata e di non comprendere che la democrazia paritaria è un tema trasversale.”
L’atto è stato discusso davanti a un’aula gremita, con la partecipazione di associazioni e realtà cittadine tra cui CGIL, UIL, Brigata Rosa, Associazione Rea e Consulta Femminile, il cui impegno è stato pubblicamente ringraziato dal PD.
“Oggi avremmo voluto vedere un riconoscimento delle donne e del loro ruolo, un riscatto politico. Assistiamo invece allo specchio di una politica machista e metodologicamente compromessa”, ha aggiunto il gruppo consiliare, definendo la seduta come “un’altra brutta pagina della politica cittadina”.
Il Partito Democratico ha comunque voluto riconoscere il sostegno ricevuto da alcuni gruppi consiliari e singoli consiglieri: “Ringraziamo i gruppi consiliari Insieme, Fuori Sistema, il consigliere Burti del gruppo misto, Fratelli d’Italia e Forza Italia per aver votato questo atto, dimostrando che non tutti sono sordi a queste richieste.”
Infine, il PD ha assicurato che il tema della democrazia paritaria non sarà accantonato: “Torneremo a parlarne in aula sistematicamente per mantenere alta l’attenzione e continuare una battaglia che ha radici antiche scritte nella Costituzione.”
