Non risparmia stoccate al primo cittadino di Siracusa l’ex Senatore Bruno Alicata in una nota dove compie una disamina del deludente risultato elettorale di Azione
“Quante volte in passato è venuto facile criticare i risultati modesti, a parer nostro, dell’Amministrazione comunale, essendo la città sempre e comunque relegata in fondo ed ancora più in fondo, secondo l’ultima analisi del Sole 24 ore, alle classifiche sulla qualità della vita. E mai, da parte di chi amministra, si è ritenuto di promuovere alcuna benché minima autocritica. Oggi potremmo ripeterci come un disco rotto, e sarebbe come sparare sulla Croce rossa. Ciò che invece risalta nell’attuale momento politico è il risultato elettorale più che negativo appena riportato in città dal partito cui fa capo il Sindaco Italia, avendo quel partito, Azione, racimolato poco più del 2 per cento. In linea o poco giù, si dirà, col resto del Paese. Solo che, nel resto del Paese, non vi sono tanti sindaci che fanno capo ad Azione. E quello di Siracusa è tra i più rilevanti, risaltando perciò ancor di più il dato negativo. Legittimo disinteresse da parte del pur scarno elettorato o mancanza d’impegno da parte del Primo cittadino nel sostenere il suo partito, non è dato sapere. Fatto sta che, dopo la sonora bocciatura di Azione alle elezioni europee, è pervenuto al Sindaco anche il provocatorio (?) consiglio di trarne le opportune conseguenze, quasi fosse un “Macron de noantri” che, a causa del pessimo risultato elettorale, consentirebbe nuove elezioni per verificare il grado di fiducia degli elettori.
Non accadrà, è chiaro, perché qui non siamo dalle parti della Senna, ma dalle parti, più modeste, del Mammajabica, umido luogo di pantani che, insieme al disordine, alla sporcizia, al mancato diserbo di strade e vie cittadine, insieme al caos di una mobilità ingovernabile per sciatteria e inadeguatezza, relegano, ancora una volta, la nostra città in fondo alle classifiche sulla qualità della vita. Mentre il Sindaco si ingarbuglia nel tentativo di districare, ora più che mai, la matassa aggrovigliata della sua giunta. “
