Aggiornato al 28/11/2025 - 14:57
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Miniserie

“Sicilia Express”, il ritorno di Ficarra e Picone: un cassonetto magico per beffare il caro voli

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Dal 5 dicembre su Netflix la nuova miniserie del duo siciliano. Salvo e Valentino, infermieri a Milano, scoprono il teletrasporto per tornare a casa. Satira pungente su sanità e infrastrutture: “Il Ponte? Era uno sketch, Salvini l’ha preso sul serio”

Chi ha bisogno del Ponte sullo Stretto quando si ha un cassonetto magico? È questa la premessa surreale e geniale di “Sicilia Express”, la nuova miniserie comedy che riporta sul piccolo schermo il duo comico più amato dell’Isola, Salvo Ficarra e Valentino Picone.

Dopo il successo di “Incastrati”, la coppia torna su Netflix dal 5 dicembre con una favola natalizia moderna (prodotta da Tramp Limited) che tocca nervi scoperti per ogni siciliano: il caro voli, l’emigrazione sanitaria e le eterne carenze infrastrutturali.

La trama: infermieri e teletrasporto

Nella serie, Salvo e Valentino interpretano due infermieri siciliani trapiantati in una clinica di Milano. La nostalgia di casa è forte, ma i prezzi dei biglietti aerei sono proibitivi (un tema che i fuorisede siracusani conoscono fin troppo bene). Durante una visita lampo in Sicilia per Natale, i due incappano in un vecchio cassonetto che nasconde un potere incredibile: il teletrasporto immediato tra il Nord e il Sud. Una “magia” che sembra la soluzione a tutti i mali, ma che finirà per moltiplicare i loro problemi.

Il cast e la satira sociale

Accanto ai protagonisti, un cast ricco: da Barbara Tabita e Katia Follesa (nei ruoli delle mogli), a Max Tortora (un cinico Presidente del Consiglio), fino a Jerry Calà nei panni di un sorprendente Ministro degli Interni. Ma è la satira il vero motore della serie. “Sicilia Express” ironizza sulle diseguaglianze cristallizzate tra Nord e Sud: dalla mancanza d’acqua ai trasporti, fino alla necessità di prendere un aereo per curarsi.

L’affondo sul Ponte sullo Stretto

Inevitabile, durante la presentazione, il riferimento al Ponte sullo Stretto. Ficarra e Picone non le hanno mandate a dire, con la loro consueta ironia tagliente. “Facciamo un accenno nella storia – spiega Picone – anche perché sappiamo che risolverà tutti i problemi: arriverà l’acqua, si asfalteranno tutte le strade”. Ancora più diretto Ficarra, rivolgendosi indirettamente al Ministro Salvini: “Vorrei dire a Salvini che il nostro sul ponte era uno sketch, non andava fatto realmente. La politica dovrebbe smettere di attingere dai comici”. Una serie che promette risate, ma anche tanta riflessione su un Sud che aspetta risposte concrete, non solo magiche.

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