Fermato ex compagno di studi della vittima. Era innamorato di lei ma non corrisposto
I carabinieri del comando provinciale di Messina hanno fermato Stefano Argentino, 27enne originario di Noto (Siracusa), con l’accusa di essere l’autore dell’omicidio di Sara Campanella, la giovane studentessa 20enne accoltellata a morte ieri pomeriggio nei pressi del distributore Q8 di Gazzi, nella zona sud di Messina.
Svolta nelle indagini
L’uomo, anch’egli studente nella stessa facoltà della vittima, è stato rintracciato dai militari dell’Arma con il supporto dei carabinieri del comando provinciale di Siracusa in un’abitazione nel suo paese natale, dove probabilmente si era rifugiato dopo il delitto.
La ricostruzione dell’omicidio
Secondo quanto emerso dalle prime indagini, Argentino avrebbe seguito la giovane studentessa nei pressi del Policlinico universitario, percorrendo insieme a lei un breve tratto di strada. Giunti all’altezza del distributore di benzina, probabilmente dopo una discussione, l’avrebbe accoltellata mortalmente per poi darsi alla fuga.
Movente passionale
Gli inquirenti hanno individuato in un movente passionale la causa del tragico gesto. Dagli accertamenti è emerso che il giovane era innamorato della ragazza senza essere corrisposto. Una situazione che, secondo l’ipotesi investigativa, avrebbe portato il 27enne a compiere l’efferato omicidio.
La vittima, Sara Campanella, era originaria di Misilmeri, in provincia di Palermo, e studiava a Messina dove ha trovato la morte in circostanze drammatiche.
Le indagini proseguono per chiarire ulteriori dettagli sulla dinamica dell’accaduto e ricostruire con precisione il rapporto tra i due giovani studenti.