Aggiornato al 26/10/2024 - 11:34
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Un'ora in più di sonno

Questa notte lancette indietro di un’ora, torna l’ora solare

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Alle 3 di stanotte ricordiamo di spostare indietro e lancette, anche se cresce il movimento di chi vorrebbe abolirla

Il cambio dell’ora in Italia avverrà nella notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre 2024. Alle 3 di notte, le lancette andranno spostate indietro di un’ora, segnando così il passaggio dall’ora legale (o estiva) all’ora solare (o invernale). Ogni anno, l’ora solare torna in autunno, precisamente l’ultima domenica di ottobre, e resta in vigore fino alla fine di marzo. Il prossimo cambio avverrà nella notte tra il 29 e il 30 marzo 2025, quando si tornerà all’ora legale, riportando le lancette un’ora avanti.

Con il ritorno dell’ora solare, le giornate si accorciano. Durante il passaggio notturno, spostando le lancette indietro, guadagniamo un’ora di sonno in più e un’ora di luce al mattino. Tuttavia, questo comporta meno luce nelle ore serali, poiché il tramonto avverrà un’ora prima rispetto all’orario estivo.

L’ora legale è stata introdotta per sfruttare al massimo le ore di luce e ridurre i consumi energetici. In Italia, è stata adottata per la prima volta durante la Prima Guerra Mondiale e ripresa in modo stabile nel 1966. Dal 1996, tutti gli Stati dell’Unione Europea coordinano il cambio dell’ora: un’ora avanti a marzo e un’ora indietro a ottobre.

L’ora legale ha vantaggi economici e ambientali. Dal 2004 al 2023, secondo l’analisi di Terna, il minor consumo energetico in Italia ha permesso un risparmio di 11,7 miliardi di kWh e 2,2 miliardi di euro in bolletta. Tuttavia, molti sostengono l’abolizione dell’ora solare, ritenendo che oggi i benefici energetici siano minimi.

Il cambio dell’ora ha effetti sul nostro benessere e sulle abitudini. Spostare le lancette, infatti, altera i ritmi circadiani, causando malumore, insonnia, e stanchezza. Gli esperti raccomandano di evitare i dispositivi elettronici prima di dormire, mantenere orari regolari e preferire pasti leggeri per adattarsi più facilmente al cambiamento.

In Europa, il dibattito sul mantenimento del doppio orario è ancora aperto, con una parte crescente di medici e studiosi che concordano sull’idea che l’eliminazione del cambio dell’ora potrebbe favorire la salute pubblica.

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