Aggiornato al 27/11/2024 - 19:50
siracusapress.it
Opera strategica

Ponte sullo Stretto, Schifani assicura, “La Sicilia non perderà i fondi Fsc”

siracusapress.it

condividi news

Il presidente della Regione Siciliana ribadisce che i 5,3 miliardi del Fondo di Sviluppo e Coesione resteranno all’Isola, mentre il governo nazionale finanzierà la nuova infrastruttura

Il Ponte sullo Stretto di Messina, infrastruttura al centro del dibattito nazionale, riceve una nuova conferma di priorità da parte della Regione Siciliana. Il presidente Renato Schifani rassicura: “Alla Regione Siciliana non sarà decurtato neanche un euro dei 5,3 miliardi assegnati con l’Accordo di coesione del maggio scorso.” Le risorse aggiuntive previste dal Fondo di Sviluppo e Coesione (Fsc) 2021-2027, destinate al Ponte, graveranno esclusivamente sulla quota riservata allo Stato.

Schifani ha sottolineato come questa decisione rappresenti un “segnale di grande attenzione” non solo verso la realizzazione del Ponte, ma anche per il territorio siciliano. Con 1,3 miliardi già stanziati dalla Regione per l’opera, si conferma il contributo diretto della Sicilia alla costruzione di un’infrastruttura considerata strategica per migliorare la connessione tra l’isola e il resto del Paese.

Ponte sullo Stretto e sviluppo infrastrutturale integrato

Nell’ambito dello stesso Accordo di coesione, la Regione ha previsto una serie di interventi infrastrutturali complementari, in sinergia con i programmi europei 2021-2027. Tra questi, il raddoppio del corridoio ferroviario Messina-Palermo-Catania, un progetto che consentirà di migliorare il trasporto interno e collegarsi in maniera più efficace con il futuro Ponte.

“Questi interventi infrastrutturali garantiranno il pieno raggiungimento degli obiettivi del Piano regionale dei trasporti,” ha spiegato Schifani. “Una Sicilia più connessa e competitiva sarà al centro delle dinamiche di sviluppo del Mezzogiorno e del Paese.”

Una Sicilia più connessa al futuro

Il Ponte sullo Stretto non è solo una sfida ingegneristica, ma anche un passo cruciale verso una Sicilia più moderna e integrata nelle dinamiche nazionali ed europee. Secondo il presidente, la combinazione di opere complementari e infrastrutture strategiche porterà benefici a lungo termine, migliorando la competitività dell’isola e facilitando la mobilità per cittadini e merci.

Primo Piano

ULTIMA ORA

CULTURA

EVENTI

invia segnalazioni