Grazie all’accordo europeo, l’Italia preserva le giornate di pesca per la flotta a strascico e limita il taglio delle quote di gambero dal 29% al 6%
Il settore ittico italiano festeggia una vittoria senza precedenti. Per tutto il 2025, le giornate di pesca per la flotta a strascico non subiranno alcuna riduzione. L’annuncio arriva da Luca Cannata, vicepresidente della Commissione Bilancio alla Camera dei Deputati, che ha definito l’accordo raggiunto al Consiglio Europeo dell’Agricoltura e della Pesca come una “vittoria storica per l’Italia”.
“Grazie al nostro governo e al lavoro del ministro Lollobrigida, siamo riusciti a difendere gli interessi delle nostre marinerie, garantendo stabilità al settore e proteggendo l’economia delle comunità costiere”, ha dichiarato Cannata.
Il negoziato si è concluso con un doppio risultato positivo. Non solo le giornate di pesca rimarranno invariate, ma anche le quote di pesca del gambero, inizialmente destinate a un drastico taglio del 29%, sono state ridotte al solo 6%. Questa vittoria è frutto di una strategia negoziale efficace che ha consentito all’Italia di far valere le sue ragioni a livello europeo.
“Se avessimo accettato il taglio del 29%, il comparto avrebbe subito un danno irreparabile”, ha spiegato Cannata, sottolineando l’importanza di questa conquista. Il risultato ottenuto non solo protegge il tessuto economico delle imprese ittiche, ma salvaguarda anche la dimensione sociale e culturale delle comunità costiere, dove la pesca è parte integrante della tradizione locale.
Questo successo conferma la crescente autorevolezza dell’Italia in Europa, con il governo Meloni che porta a casa un risultato di rilievo per uno dei settori strategici dell’economia nazionale. Secondo Cannata, la strategia futura si concentrerà sulla tutela del settore ittico e sulla ricerca di misure di compensazione per minimizzare ulteriormente l’impatto del taglio sulle quote di pesca del gambero.
“Questa vittoria rafforza il ruolo dell’Italia in Europa e rappresenta un segnale di speranza per il futuro del settore ittico”, ha concluso Cannata. L’impegno, quindi, non si ferma qui, ma punta a costruire un equilibrio virtuoso tra sostenibilità ambientale e sviluppo economico.