Secondo le opposizioni le sedute di consiglio sarebbero diventate una sorta di continua “verifica” del peso politico, ma a che prezzo per le esigenze della città?
Giornata movimentata in Consiglio Comunale a Siracusa, dove la seduta è stata interrotta per la caduta del numero legale. L’argomento al centro della discussione era la modifica al regolamento sulla toponomastica e la numerazione civica. Dopo una sospensione tecnica per raccogliere i pareri sugli emendamenti, alcuni consiglieri di maggioranza hanno abbandonato l’aula, determinando la mancanza del quorum necessario per proseguire.
Debiti fuori bilancio e nuove proposte per la città
La seduta era iniziata con il confronto su un ordine del giorno presentato dai consiglieri Franco Zappalà e Alessandra Barbone, che hanno sollecitato la trasparenza sui debiti fuori bilancio. Hanno chiesto chiarimenti alla presenza dell’assessore al Bilancio Pierpaolo Coppa e dei dirigenti finanziari, richiamando l’importanza di salvaguardare le finanze comunali per evitare rischi di eccessivo indebitamento.
La proposta di aggiornamento del “Piano di Acquisto di Beni e Servizi 2024-2026” ha ricevuto l’approvazione con 16 voti favorevoli e 10 contrari. Il piano prevede, tra l’altro, la gestione del bar della Cittadella dello Sport, la gestione del mercato ittico, e progetti di riqualificazione ambientale sul fiume Anapo e sul canale Mammaiabica.
La rottura sulla toponomastica e il ruolo dell’opposizione
Il tema caldo è però arrivato con la discussione sulla modifica al regolamento toponomastico. Mentre l’aula affrontava gli emendamenti proposti dai consiglieri Paolo Romano e Paolo Cavallaro, la maggioranza ha lasciato i banchi. La seduta si è quindi conclusa bruscamente.
Duro l’attacco dell’opposizione. In una nota congiunta, i consiglieri del Partito Democratico (Massimo Milazzo, Sara Zappulla e Angelo Greco), di Fratelli d’Italia (Paolo Cavallaro e Paolo Romano) e di altri gruppi consiliari hanno criticato aspramente la condotta della maggioranza. “Abbandonano l’aula per regolare conti interni”, si legge nella nota. L’accusa principale è la mancanza di strategia e la scarsa capacità di garantire la presenza in aula. “Lo specchio dell’aula è la città: non tengono i numeri e non la gestiscono esattamente come non sanno amministrare la città”, ha dichiarato un consigliere d’opposizione.
Il punto sulle opere pubbliche e i prossimi passi
La seduta era stata calendarizzata anche per discutere i lavori di riqualificazione delle vie Tisia e Pitia e del parcheggio di via Damone, punto richiesto da Ivan Scimonelli di “Insieme”. Tuttavia, vista l’assenza del primo cittadino, su cui si era sperato in un confronto, il dibattito è stato rinviato. I lavori di aggiornamento sulle infrastrutture cittadine rimangono dunque in sospeso.
L’opposizione, tuttavia, promette battaglia. “Domani saremo di nuovo in aula”, dichiarano, sottolineando il loro impegno a non lasciare il Consiglio in balìa delle assenze strategiche della maggioranza. La ripresa è prevista per domani alle ore 10, con la discussione degli emendamenti al regolamento toponomastico come primo punto all’ordine del giorno.