Aggiornato al 17/12/2024 - 16:57
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Attenzione al territorio

Forza Italia, da Augusta a Siracusa interventi per il caro-benzina e i ritardi del codice CIN

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Dal rischio di oscuramento delle strutture turistiche su Booking e Airbnb al caro carburante ad Augusta, Forza Italia lancia l’allarme e chiede soluzioni immediate

La provincia di Siracusa si trova ad affrontare due emergenze che rischiano di compromettere il turismo e la qualità della vita dei cittadini. Da un lato, le strutture ricettive siracusane rischiano l’oscuramento su portali di prenotazione come Booking e Airbnb, dall’altro, il caro carburante ad Augusta continua a pesare sulle tasche dei cittadini.

Turismo a rischio: Il nodo del Codice CIN

Le strutture ricettive della provincia di Siracusa stanno vivendo giorni di forte preoccupazione. L’Associazione “Noi Albergatori di Siracusa” ha lanciato l’allarme a seguito di comunicazioni inviate dai colossi del settore, Booking e Airbnb, in cui si annuncia che, dal 2 gennaio 2025, le strutture sprovviste di Codice Identificativo Nazionale (CIN) verranno oscurate e le prenotazioni future cancellate automaticamente.

Il deputato di Forza Italia, Riccardo Gennuso, ha rassicurato gli operatori turistici: “Tutte le strutture che hanno fatto richiesta riceveranno il codice entro il 31 dicembre 2024, come dichiarato dall’Ufficio regionale competente. L’aver presentato l’istanza garantisce che le strutture non saranno oscurate“.

La situazione è critica, poiché un eventuale oscuramento rappresenterebbe un duro colpo per il turismo locale in piena alta stagione. Forza Italia ha avviato interlocuzioni con gli uffici regionali per garantire il rispetto delle tempistiche.

Caro carburante ad Augusta: Prezzi record e richiesta di interventi politici

Se il turismo di Siracusa rischia la paralisi, la città di Augusta si trova a fare i conti con il caro carburante. Secondo il coordinatore cittadino di Forza Italia, Paolo Amato, i cittadini augustani pagano il carburante fino a 12 centesimi in più rispetto al resto della provincia di Siracusa e alla vicina Catania. Una situazione paradossale, considerando la presenza del polo petrolchimico a pochi chilometri di distanza.

“Il costo del carburante qui è inversamente proporzionale ai chilometri percorsi”, denuncia Amato. “Più corta è la distanza, più alto è il prezzo, una contraddizione senza giustificazioni logiche. Questo accanimento contro i cittadini di Augusta non è più tollerabile“.

L’abolizione dell’obbligo di esposizione del prezzo medio regionale alla pompa, decisa dal Consiglio di Stato, ha contribuito a questa situazione, favorendo, secondo Amato, “la formazione di cartelli sui prezzi, senza che il consumatore abbia consapevolezza di quanto stia pagando in più rispetto ad altri territori”.

Le proposte di Forza Italia

Forza Italia chiede l’intervento delle istituzioni regionali e locali, proponendo la mediazione della Prefettura e del Presidente della Regione Sicilia. “È necessario affrontare il problema a tutti i livelli, coinvolgendo anche l’Amministrazione comunale“, afferma Amato, che ha già dato mandato all’Assessore del Comune di Augusta, Valeria Coco, di avviare interlocuzioni con il sindaco Giuseppe Di Mare per predisporre un atto deliberativo di protesta.

Il tema del caro carburante non si esaurisce qui. La battaglia va inquadrata nel contesto più ampio della “fuga delle industrie” dal polo petrolchimico e della qualità della vita nei Comuni industriali. Forza Italia mira a trasformare il problema del carburante in una vertenza complessiva che abbracci occupazione, salute pubblica e tutela dei consumatori.

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