“L’Azienda si arricchisce di un nuovo tassello che completa l’offerta sanitaria del reparto di Oftalmologia dell’ospedale lentinese per la cura di tutte le patologie dell’occhio”
Anche nel reparto di Oftalmologia dell’ospedale di Lentini è possibile intervenire nella cura della maculopatia con farmaci anti-VEGF. L’Assessorato regionale della Salute ha pubblicato un nuovo elenco aggiornato dei Centri autorizzati alla prescrizione a carico del SSN ai sensi della legge 648/96 del Bevacizumab per uso intravitreale e degli altri farmaci destinati alla cura della maculopatia includendo, oltre agli ospedali di Siracusa ed Avola, l’Unità operativa semplice dipartimentale del presidio ospedaliero di Lentini.
Ne dà notizia il direttore generale dell’ASP di Siracusa Alessandro Caltagirone: “L’Azienda si arricchisce di un nuovo tassello – sottolinea il direttore generale – che completa l’offerta sanitaria del reparto di Oftalmologia dell’ospedale lentinese per la cura di tutte le patologie dell’occhio, offrendo un servizio completo anche ai cittadini della zona nord del Siracusano”.
Il direttore sanitario aziendale Salvatore Madonia e il direttore del Dipartimento di Chirurgia Giovanni Trombatore si congratulano con gli oculisti dell’ospedale di Lentini per il traguardo raggiunto “che consente di dare un servizio qualificato ai cittadini, contribuendo al blocco della mobilità passiva e favorendo l’attrazione dei pazienti delle vicine province”.
“La maculopatia è una grave patologia dell’occhio che coinvolge la macula, ossia la parte centrale e nobile della retina dove è massima la concentrazione dei fotorecettori specializzati per la visione dei dettagli, dei colori e che ci consente di leggere e di riconoscere i volti – spiega la responsabile del reparto di Oftalmologia Rosalia Sorce – Se non trattata in modo precoce, può portare a compromissione della visione centrale con gravi ripercussioni sulla qualità della vita e rappresenta la prima causa di cecità e di ipovisione nel mondo occidentale. Si tratta di una malattia multifattoriale dovuta ad una combinazione di fattori genetici e ambientali. Quasi sempre progressiva, colpisce entrambi gli occhi ad intervalli di tempo variabili e con quadri clinici e gravità differenti. Esistono diverse forme di maculopatia ma quelle più frequenti sono legate all’età, interessando soprattutto i soggetti con più di 65 anni e si distinguono in forma secca o atrofica e forma umida o essudativa, quest’ultima più invalidante e tuttavia suscettibile di trattamento innovativo con farmaci anti-VEGF che vanno iniettati all’interno dell’occhio e inibiscono il fattore di crescita principale responsabile della formazione di nuovi vasi retinici”. Rosalia Sorce esprime grande soddisfazione per l’obiettivo raggiunto frutto di un lavoro di squadra. “Questo traguardo rappresenta un passo significativo nell’ impegno costante per migliorare la cura dei nostri pazienti– sottolinea -. Continuiamo a lavorare con passione per garantire che ogni paziente riceva le migliori cure possibili”.