Aggiornato al 08/03/2025 - 15:58
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Luci e ombre

Siracusa conquista il Regno Unito: boom di richieste turistiche dopo il report del “The Times”

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L’elogio del giornalista Charles Pring accende l’interesse dei turisti inglesi per Siracusa, ma il dibattito locale si divide

Siracusa si conferma una destinazione d’élite nel panorama turistico internazionale. Dopo la pubblicazione di un dettagliato reportage su “The Times”, a firma del giornalista Charles Pring, la città ha visto un aumento significativo nelle prenotazioni alberghiere da parte di turisti britannici. L’articolo, che definisce Siracusa “la più bella città della Sicilia”, ha scatenato un’ondata di richieste di soggiorno, persino da nuovi tour operator del Regno Unito.

A raccontarlo è Giuseppe Rosano, presidente dell’associazione Noi Albergatori Siracusa, che sottolinea come il quotidiano britannico, con oltre 1,5 milioni di copie giornaliere, abbia un’influenza paragonabile alla Bibbia di Re Giacomo per gli inglesi. “Gli apprezzamenti dettagliati di Pring hanno avuto un impatto immediato, traducendosi in un incremento delle prenotazioni già per quest’anno”, afferma Rosano.

Numeri in crescita e un turismo di qualità

Nel 2024, Siracusa ha registrato 80.820 pernottamenti da parte di turisti britannici, posizionandosi al terzo posto dopo USA e Francia. Si tratta prevalentemente di visitatori alto-spendenti, con soggiorni medi di 3-4 notti. Secondo Pring, la rinascita di Siracusa è il frutto di un decennio di crescita che l’ha portata a essere la “nuova Taormina”, grazie al suo patrimonio archeologico, artistico e alla qualità dell’accoglienza e della gastronomia locale.

Un dibattito acceso: turismo e problemi irrisolti

Tuttavia, l’entusiasmo per il riconoscimento internazionale non è stato unanime. Se da un lato molti siracusani hanno accolto con orgoglio la notizia, una parte della popolazione ha sollevato le problematiche strutturali della città: viabilità congestionata, assenza di parcheggi, trasporto pubblico inefficiente e gestione dei rifiuti.

Rosano riconosce che alcune criticità derivano dalla conformazione urbanistica della città, mentre altre potrebbero essere affrontate con una pianificazione più efficace. Tra le proposte immediate:

  • Parcheggi scambiatori collegati a un servizio navetta con orari certi.
  • Migliore gestione della raccolta rifiuti, con sanzioni per chi non rispetta le regole.

Verso un turismo sostenibile e destagionalizzato

Per Rosano, il report di Pring dovrebbe stimolare un dibattito tecnico-politico sulle strategie per ottimizzare i servizi turistici e cittadini. Noi Albergatori dispone di dati dettagliati sulle preferenze di mercato e previsioni turistiche fino al 2028, che indicano un potenziale superamento di Taormina nei flussi turistici.

“Se l’amministrazione comunale vorrà, siamo pronti a condividere i nostri studi per avviare un confronto serio e costruttivo su un modello di turismo sostenibile e non invasivo. È fondamentale evitare lo scenario in cui, tra qualche anno, potremmo vedere scritte sui muri come ‘Tourist go home'”, conclude Rosano.

Leggi qui l’articolo originale del The Times

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