ll deputato regionale difende la riorganizzazione dei servizi di Oncoematologia ed Ematologia nell’ASP di Siracusa: “Una scelta basata sui dati, non sulle speculazioni“
Il deputato regionale di Forza Italia Riccardo Gennuso ha replicato alle critiche del Partito Democratico sulla riorganizzazione dei servizi di Oncoematologia ed Ematologia nell’ASP di Siracusa, difendendo la decisione come un “intervento necessario per ottimizzare le risorse e garantire cure accessibili a tutta la provincia”.
La riorganizzazione, sostenuta dall’Associazione Italiana contro leucemie, linfomi e mielomi e concordata con i sindaci di Augusta, Priolo e Melilli, prevede il trasferimento del servizio di Oncoematologia a Siracusa e il potenziamento dell’Ematologia ad Augusta.
“Il PD insiste nel diffondere falsità“, ha dichiarato Gennuso, “trasformando una scelta tecnica in un pretesto di polemica politica. Nessuno sta privando Augusta di servizi: al contrario, i pazienti della zona nord continueranno a curarsi localmente, mentre quelli del sud e delle aree montane eviteranno oltre 4000 spostamenti annui. È un passo avanti per ridurre disparità e inefficienze“.
Il deputato ha sottolineato come la precedente configurazione, con doppie strutture ad Augusta, generasse sprechi e svantaggi per i residenti nelle aree meridionali della provincia. “Il trasferimento a Siracusa permetterà di concentrare competenze e risorse, mentre il potenziamento dei posti letto nel reparto ematologico di Augusta migliorerà l’assistenza ai pazienti ricoverati“.
Gennuso ha contestato le accuse di “scippo” da parte del PD: “Perché criticano l’attivazione di posti letto mai utilizzati prima? Perché protesta ora che si interviene concretamente su problemi trascurati per anni? La risposta è semplice: preferiscono il caos alla collaborazione”.
Infine, ha ribadito il sostegno di Forza Italia alla sanità regionale, ricordando l’impegno del governo Schifani nell’ampliamento dei posti letto per Ematologia, Riabilitazione e Lungodegenza. “Chiedo al PD di smetterla con le menzogne e di unirsi a chi lavora per una sanità più equa. La salute non è un campo di battaglia ideologico”, ha concluso.
