Il senatore democratico denuncia “scambi politico-elettorali miseri” e “finanziamenti a pioggia”. “Non è più mala politica, è un tema di democrazia”
Dura requisitoria del senatore del Partito Democratico Antonio Nicita contro la gestione delle nomine da parte del presidente della Regione Siciliana Renato Schifani. In una dichiarazione che non lascia spazio a interpretazioni, Nicita denuncia una deriva che va oltre la “mala politica” per diventare “un tema di democrazia”.
“Una politica regionale e locale che fa del clientelismo più sfrenato e ingordo, degli scambi politico-elettorali più miseri e manifesti, dei finanziamenti a pioggia senza valutazione la propria cifra distintiva per conseguire e mantenere il consenso”, così Nicita descrive l’attuale gestione della Regione.
Il senatore democratico traccia un quadro impietoso: una politica “destinata al paradosso di durare e al contempo di distruggere il futuro della Sicilia“.
Nicita identifica un meccanismo perverso alla base dell’attuale sistema: “È una politica che alimenta il bisogno per generare il consenso. E che usa il consenso per alimentare il bisogno“.
Secondo il parlamentare dem, questo circolo vizioso rappresenta una minaccia per la democrazia stessa, poiché “si elimina l’agibilità politica di chi contrasta questo stato di cose e la speranza di chi vorrebbe cambiarle”.
Il senatore eleva l’accusa oltre la semplice critica politica: “Non è più solo mala politica, è ormai un tema di democrazia” perché il sistema attuale compromette la possibilità stessa di un’alternativa politica credibile.
Oltre alle note criticità strutturali dell’Isola – sanità, siccità, deficit infrastrutturale, disoccupazione – Nicita individua “un’altra profonda emergenza in Sicilia: la caduta verticale della qualità della politica e la sua agibilità democratica“.
Il senatore democratico conclude con un monito che suona come un appello alla mobilitazione: “Smettere di vedere lo scandalo significa rassegnarsi alla normalità. Ma l’abitudine al peggio è ciò di cui quel peggio si nutre”.
Le dichiarazioni di Nicita rappresentano uno degli attacchi più duri mossi dall’opposizione democratica alla gestione Schifani, andando oltre la critica puntuale per investire l’intero sistema di gestione del potere regionale.
Il senatore PD non si limita a contestare singole nomine o provvedimenti, ma denuncia un modello di governance che considera strutturalmente dannoso per la democrazia siciliana.
Il tema delle nomine e della gestione delle risorse pubbliche regionali torna così al centro del dibattito politico siciliano, con l’opposizione che alza il livello dello scontro chiamando in causa i principi democratici.