Il segretario Nardi: “L’azienda ha assicurato impegni concreti, ma la Cgil sarà attenta a ogni fase del percorso”
“L’Eni assicura il futuro dell’impianto Versalis di Priolo, ciò non toglie che la Cgil sarà vigile sui tanti aspetti di questa complessa vicenda”. Così Franco Nardi, neo-segretario generale della Cgil di Siracusa, ha commentato l’esito del vertice che si è tenuto a Palermo con i dirigenti del gruppo industriale, alla presenza – tra gli altri – dell’assessore regionale Tamajo e dell’onorevole Carta. Al fianco di Nardi, erano presenti i segretari provinciali di Fiom e Filctem, Antonio Recano e Fiorenzo Amato.
La riunione si è aperta con una sintesi dell’amministratore delegato di Eni Versalis sulle motivazioni alla base del piano di riconversione: “assenza di fattori abilitanti della chimica di base e individuazione di una trasformazione e sostenibilità sociale ed economica”.
Il confronto ha toccato diversi punti chiave: lo stato di avanzamento del piano di riconversione degli impianti, le fasi di decommissioning, i procedimenti di chiarimento progettuale e le tempistiche previste. In particolare, è stato annunciato che la consegna della bioraffineria di Priolo sarà anticipata da maggio a dicembre 2028. Altro tema centrale, la creazione di un hub dei biocarburanti, con l’avvio di un progetto di riciclo chimico da 40 tonnellate per la produzione di olio di pirolisi.
“L’azienda – spiega ancora il segretario provinciale della Cgil – ha precisato che è previsto il coinvolgimento di aziende siciliane a partire dal piano di dismissione e fino al piano di costruzione, con l’avvio di una mappatura su invio schede di ricognizione delle competenze, rappresentando la disponibilità al supporto per la formazione delle specializzazioni necessarie con eventuale supporto anche di natura economica. Un impegno su cui ovviamente verte la nostra attenzione, perché è un ulteriore elemento a tutela dell’occupazione locale”.
Nardi ha inoltre aggiunto: “Come Cgil, insieme alla Filctem e alla Fiom, abbiamo rappresentato la necessità di avere contezza delle forze lavoro impiegate rispetto alle singole fasi del cronoprogramma, dalle fasi di dismissione a quella della costruzione al completamento; abbiamo anche proposto un focus specifico per l’indotto con un apposito tavolo”.