Un progetto PNRR trasforma Assoro nel “Borgo dello Zolfo”. Opere di Ligama, Carloni, Biodpi e Valiante raccontano la storia epica e tragica dei minatori e dei carusi
Quattro grandi opere pittoriche murali trasformano il centro storico di Assoro, una cittadina a 800 metri di altitudine nel centro della Sicilia, caratterizzata sin dal Settecento dall’economia legata all’estrazione dello zolfo.
I quattro noti muralisti che hanno realizzato le opere sono Biodpi, Alessandra Carloni, Ligama e Vittorio Valiante.
Si tratta di un progetto di creatività urbana realizzato da Civita Mostre e Musei, in collaborazione con INWARD Osservatorio Nazionale sulla Creatività Urbana. L’intervento fa parte del “Progetto locale di rigenerazione culturale e sociale del comune di Assoro – Assoro Borgo dello Zolfo”, finanziato dal Ministero della Cultura con fondi del PNRR.
L’obiettivo: memoria e futuro
L’intervento mira a creare un percorso visivo che accompagni i visitatori fino al centro storico, ma con uno scopo più profondo.
“L’obiettivo di questo intervento – afferma Paolo Cipollini, Responsabile Area Territori di Civita Mostre e Musei – non è solo quello di valorizzare il territorio comunale mediante la creazione di un precorso visivo di creatività urbana che accompagni i visitatori fino all’ingresso del Centro Storico ma al contempo anche quello di far emergere e consolidare una riflessione e il senso di appartenenza rinsaldando i legami della comunità con la propria storia epica e tragica legata allo zolfo e ai zolfatari”.
Dalla tragedia dei carusi al turismo consapevole
La storia di Assoro è un crocevia di popoli. Vocata al frumento e all’olio, dal Settecento il suo paesaggio fu stravolto dallo zolfo: cunicoli, calcare, ferrovie e, soprattutto, la vita misera dei minatori e dei carusi, rappresentata con cruda realtà dai pittori siciliani dell’Ottocento. Oggi, la fine di quell’economia ha modificato il paesaggio fisico e umano.
Da questa storia nasce l’idea di caratterizzare Assoro come centro di promozione della cultura dello zolfo. L’obiettivo è attrarre un turismo attento e responsabile e, al contempo, creare le condizioni per una nuova imprenditoria, soprattutto giovanile e femminile.
I 4 murales nel dettaglio
I quattro muralisti hanno dipinto 6 grandi superfici, creando un percorso che giunge fino al cuore del patrimonio culturale cittadino (la Badia di Santa Chiara, la Basilica San Leone e altri).
1. Vittorio Valiante: “Via Martiri delle Miniere”
Il percorso inizia con l’opera-manifesto di Valiante. L’artista ha rappresentato con stile realistico un momento di lavoro in miniera. I minatori emergono da nuvole di zolfo, i volti segnati dalla fatica e dalla passione del “minatore eroico”.
2. Biodpi (con Nuru B): “Discinnirìa e Acchianàta”
Su due pareti in dialogo, l’artista ha creato un’opera potente. Sulla prima (vicino a un sottopassaggio), una frotta di carusi scende le scale verso la miniera. Sulla seconda facciata, di fronte (sulla scuola primaria “I. Riccioli”), lo stesso gruppo di bambini, vestiti da scolari, “esce” dalla miniera e gioca sorridente, costruendo una piramide umana per raggiungere la scuola. Uno dei volti è quello di un giovanissimo Antonio Giurca, attore nel film Rosso Malpelo.
3. Ligama: “Oro del diavolo”
Continuando su Via Crisa, l’artista catanese Ligama ha realizzato due interventi. Uno rappresenta lo zolfo nel suo colore giallo luminoso (“oro del diavolo”) e la sua struttura cristallina. L’altro raffigura tre asinelli che trasportano lo zolfo, quasi allontanandolo, su un paesaggio naturale siciliano.
4. Alessandra Carloni (con Orghone): “Terra Nera”
In via Vallone alta, l’artista ha dipinto un paesaggio minerario su tre pareti contigue. Ispirata a foto d’epoca, l’opera vuole offrire un sollievo visivo con tinte pastello, per contemplare la natura mineraria del luogo senza il peso dei penosi ricordi post-industriali.
Gli artisti
- Vittorio Valiante (Napoli, 1991): Artista formatosi all’Accademia di Belle Arti di Napoli, unisce la tecnica dei madonnari alla sperimentazione su grandi pareti.
- Biodpi (Fabio Della Ratta, Sant’Agata de’ Goti 1976): Street artist che usa principalmente stencil e poster per interventi in stile pop e dal forte impatto sociale.
- Ligama (Catania): Artista siciliano, formatosi all’Accademia di Catania. Indaga il pixel come elemento costitutivo dell’immagine pittorica, operando sia in studio sia nello spazio urbano.
- Alessandra Carloni (Roma, 1984): Illustratrice e muralista, unisce nei suoi lavori elementi fiabeschi e surreali.









