Identificati due cacciatori in un capanno abusivo nell’area protetta. Almeno tre cicogne bianche abbattute nelle ultime settimane
I Carabinieri del nucleo di Augusta e i Carabinieri Forestali di Catania hanno bloccato due bracconieri all’interno dell’area protetta del pantano di Lentini. L’operazione, condotta nei giorni scorsi, ha portato all’identificazione dei due uomini appostati in un capanno abusivo nella zona umida che ricade nel territorio di Carlentini.
L’intervento delle forze dell’ordine arriva dopo una serie di gravi episodi di bracconaggio che hanno colpito l’area nelle ultime settimane. Almeno tre cicogne bianche sono state abbattute, probabilmente esemplari appartenenti al nucleo nidificante visibile sui tralicci lungo l’autostrada Siracusa-Catania. La zona umida, che fino a metà ottobre ospitava migliaia di uccelli acquatici, risulta ora in gran parte svuotata.
Gli elementi raccolti confermano la natura sistematica del fenomeno. Nelle ultime settimane sono stati costruiti almeno una decina di capanni di caccia abusivi e sul terreno è stata rinvenuta una grande quantità di bossoli freschi. La situazione ha raggiunto livelli di tensione preoccupanti: un ambientalista che si era imbattuto in due bracconieri ha trovato le gomme della propria auto tagliate.
L’area dei Pantani di Lentini e Gelsari è una riserva naturale in via di istituzione, già inserita nel piano regionale delle riserve dell’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente. Il territorio ricade nella zona di protezione speciale ITA070029 e da anni vi è vietata l’attività venatoria, come previsto dal piano regionale faunistico venatorio e dal vigente calendario venatorio.
La LIPU, Lega Italiana Protezione Uccelli, ha espresso grande soddisfazione per l’intervento dei Carabinieri. L’associazione ambientalista ha ringraziato le forze dell’ordine per il tempestivo intervento e l’impegno costante nella tutela dell’area.
“Auspichiamo una crescente collaborazione tra Polizia Provinciale, Corpo Forestale, Carabinieri e guardie volontarie delle associazioni ambientaliste e venatorie per contrastare ulteriormente il bracconaggio”, hanno dichiarato i rappresentanti della LIPU di Catania e Siracusa. “Si tratta di una delle aree naturalistiche più belle e ricche di fauna della Sicilia che merita la massima protezione”.
L’associazione ha inoltre sollecitato l’amministrazione regionale ad accelerare le misure di conservazione dell’area, già in fase di attuazione, di fronte alla gravità della situazione. La LIPU invita chiunque voglia contribuire alle attività di monitoraggio e protezione a mettersi in contatto con le sezioni locali, sottolineando che ogni supporto risulta fondamentale per difendere la legalità e la biodiversità.









