Aggiornato al 01/12/2025 - 13:25
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“Sussurri virtuosi”, il nuovo disco del chitarrista siracusano Valerio Massaro

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Il disco offre una lettura personale e meditata dei Ghiribizzi di Niccolò Paganini, tra i più grandi esponenti della musica romantica

“Sussurri virtuosi – I ghiribizzi di Paganini” è il nuovo lavoro discografico del chitarrista siracusano Valerio Massaro, disponibile dal 28 novembre sulle principali piattaforme digitali. Un’uscita attesa dagli appassionati della chitarra storica e della musica classica, pubblicata dall’etichetta DotGuitar, da sempre attenta ai progetti di qualità e alle produzioni artistiche di forte identità.

All’interno del disco è possibile cogliere la lettura dell’artista dei celebri Ghiribizzi di Niccolò Paganini, pagine spesso considerate minori rispetto alle composizioni violinistiche dell’autore genovese, ma che con Massaro rivelano una sorprendente ricchezza poetica e timbrica. Il titolo dell’album richiama proprio il carattere intimo e insieme virtuosistico che permea l’intero progetto: non un semplice esercizio di bravura, ma un dialogo delicato e raffinato con una tradizione secolare.

A rendere il suono ancora più prezioso è la scelta dello strumento: una chitarra Gennaro Fabricatore del 1812, costruita a Napoli e appartenente alla collezione personale. Uno strumento storico, capace di restituire i colori e le sfumature per cui la scuola liutaia napoletana è celebre nel mondo. Il timbro caldo e vellutato della Fabricatore si sposa in modo naturale con l’estetica paganiniana, trasportando l’ascoltatore in un tempo in cui la chitarra era compagna inseparabile dei salotti musicali europei.

A introdurre il progetto è la prefazione di Angelo Marchese – conoscitore della letteratura chitarristica – che contestualizza l’interpretazione di Massaro all’interno della pratica esecutiva storica e ne evidenzia la sensibilità filologica, mai disgiunta da un’autentica ispirazione artistica. Con “Sussurri virtuosi” Massaro conferma la sua vocazione alla riscoperta e valorizzazione del patrimonio chitarristico. Un album che non è solo un omaggio a Paganini, ma un invito ad ascoltare con orecchio nuovo una pagina luminosa della nostra storia musicale.

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