Lettera al presidente del Consiglio e al ministro Urso per salvare il polo industriale di Priolo Gargallo, che sostiene 15.000 lavoratori e genera 15 miliardi di entrate fiscali all’anno
La crisi che sta colpendo la zona industriale di Siracusa, uno dei più grandi poli industriali d’Europa, ha spinto il sindaco di Priolo Gargallo, Pippo Gianni, a scrivere una lettera al presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e al ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, chiedendo interventi urgenti.
Nel testo, il sindaco esprime preoccupazione per il futuro del sito industriale di Priolo, in cui operano aziende di rilevanza internazionale come ISAB, ENI e IAS. Queste industrie generano ogni anno circa 15 miliardi di euro di entrate fiscali per lo Stato, pari a metà della manovra finanziaria nazionale.
Il sindaco Gianni sottolinea l’importanza strategica del polo industriale non solo per l’economia siciliana ma per l’intero Paese, ricordando che il sito occupa 15.000 lavoratori e sostiene un indotto di circa 50.000 persone.
La richiesta di un intervento del governo
“Ho appreso con piacere che il Ministero delle Imprese e del Made in Italy destinerà 1.6 miliardi di euro a Stellantis (FIAT) tra il 2025 e il 2027 – scrive il sindaco nella sua lettera – ma chiedo un Vostro intervento per garantire la sopravvivenza del polo industriale di Priolo Gargallo.”
Il sindaco ha inoltre richiesto un incontro al ministro Urso per illustrare dettagliatamente i problemi che stanno minacciando il futuro del polo industriale e dei lavoratori coinvolti.
Un nodo cruciale per l’economia nazionale
La zona industriale siracusana è da anni un punto nevralgico per l’economia siciliana e italiana, con importanti contributi in termini di produzione energetica e occupazione. Tuttavia, le attuali difficoltà rischiano di compromettere la sostenibilità del settore e di mettere in pericolo migliaia di posti di lavoro.