Aggiornato al 26/11/2025 - 10:29
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Miasmi e sversamenti al Petrolchimico: sequestrato un serbatoio ISAB a Priolo

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Il provvedimento della Procura di Siracusa scatta dopo l’incidente di inizio novembre che ha causato forti odori in città. Indagini del Nictas: greggio finito nel sistema fognario interno

Scatta i sigilli all’interno del polo petrolchimico. La Procura della Repubblica di Siracusa ha disposto il sequestro preventivo di un serbatoio all’interno dell’impianto ISAB di Priolo Gargallo.

Il provvedimento, eseguito lo scorso 8 novembre ma i cui dettagli emergono ora, è la diretta conseguenza di un incidente avvenuto nei primi giorni del mese: uno “strabordamento” di materiale che ha fatto scattare l’allarme e le successive verifiche.

L’episodio non è passato inosservato alla cittadinanza. Nei giorni dell’incidente, infatti, imponenti miasmi sono stati avvertiti chiaramente nel centro abitato di Priolo, il comune più prossimo agli impianti, riaccendendo le preoccupazioni sulla qualità dell’aria e la sicurezza industriale.

Le indagini, coordinate dal Procuratore Capo Sabrina Gambino e dirette dal sostituto Stefano Priolo, sono state affidate agli specialisti del Nictas (Nucleo Investigativo Circondariale Tutela Ambientale e Sanitaria). Al momento è stato aperto un fascicolo a carico di ignoti per una possibile violazione amministrativa ambientale.

Secondo i primi accertamenti tecnici, l’incidente avrebbe causato la fuoriuscita di una miscela di acqua e greggio sul tetto del serbatoio. Il materiale inquinante sarebbe poi scivolato nelle canalette di drenaggio, finendo nella rete fognaria interna dello stabilimento. Il sequestro preventivo serve ora a cristallizzare la situazione e permettere ulteriori accertamenti sulle cause e sull’impatto dell’evento.

Foto di repertorio

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