L’ex consigliere Gaetano Bottaro, costretto a Brescia per le cure del figlio, chiama alla responsabilità la politica: “Collegate gli scarichi all’IAS”. Appuntamento alle 18:15 per la seduta aperta a tutti i cittadini
È il giorno della verità per il Porto Grande. Alle 18:15 di oggi, venerdì 24 ottobre, si riunisce il Consiglio Comunale aperto per discutere e votare una mozione decisiva: dirottare definitivamente gli scarichi civili fuori dal nostro mare.
A infiammare la vigilia è l’appello “Ora o Mai Più” lanciato da Gaetano Bottaro, ex consigliere comunale, la cui battaglia contro l’inquinamento è diventata una dolorosa vicenda personale.
“Liberate subito il Porto Grande dai reflui civili. Non se ne può più”, tuona Bottaro in una nota accorata. L’ex consigliere, oggi costretto a vivere a Brescia per seguire le complesse terapie per la disabilità del figlio, lega quel dramma familiare proprio alle acque inquinate di Siracusa.
“Quei reflui sono maledetti — dichiara Tano.B — perché hanno danneggiato la mia famiglia e tante altre, avvelenando le acque e minacciando la salute dei siracusani”.
Raggiunto telefonicamente, Bottaro ha esteso il suo appello a tutta la cittadinanza, pregando i siracusani di partecipare in massa alla seduta di oggi pomeriggio, affinché a nessun altro capiti il calvario che è capitato a lui e suo figlio, “per colpa di un semplice bagno in mare”.
Dalla sua postazione a Brescia, Tano.B seguirà la seduta in streaming: “Voglio vedere chi avrà ancora il coraggio di girarsi dall’altra parte. Li voglio vedere in faccia, tutti”.
La soluzione proposta è netta e, secondo Bottaro, l’unica immediatamente percorribile: collegare il canale Grimaldi al depuratore IAS. “Questa – spiega – ad oggi rappresenta l’unica soluzione concreta per salvare il nostro mare”.
Una mossa che, sottolinea, avrebbe una doppia valenza: “Non solo restituiremmo dignità e salute alla città, ma daremmo anche un segnale di speranza ai lavoratori dell’IAS, oggi costretti a vivere nell’incertezza”.
L’appello si conclude con un messaggio diretto al sindaco Italia: “Caro Francesco, mi appello a Te: LIBERA il Porto Grande, subito. Questa è la prova del nove per dimostrare finalmente a tutti noi siracusani quanto ami Siracusa e quanto ti stia a cuore la nostra salute“.








