Barbagallo (Pd) respinge la proposta di termovalorizzatori e rilancia su raccolta differenziata e compostaggio. Geraci (Lega): “Infrastrutture essenziali per il ciclo dei rifiuti”
La gestione dei rifiuti in Sicilia è al centro di un acceso scontro politico che vede contrapporsi il Partito Democratico e la Lega. Da un lato, il segretario regionale del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo, respinge con fermezza la proposta di costruire due termovalorizzatori nell’isola, rilanciando l’importanza della raccolta differenziata e del compostaggio. Dall’altro, la Lega, con il capogruppo Salvo Geraci, difende gli impianti come una scelta strategica e necessaria per risolvere l’annoso problema della gestione ambientale.
Barbagallo: “No ai termovalorizzatori, sì a più impianti di compostaggio”
Durante una manifestazione davanti a Palazzo d’Orleans, a Palermo, Barbagallo ha criticato duramente la scelta del governo regionale guidato da Renato Schifani di puntare sui termovalorizzatori. “Da 25 anni il centrodestra ripropone la stessa ricetta, vecchia e fuori dal tempo: gli inceneritori. Lo hanno fatto Cuffaro, Lombardo, Musumeci, e ora Schifani,” ha dichiarato Barbagallo, affiancato dai deputati regionali del Pd e altri esponenti del partito.
Il segretario regionale del Pd ha ribadito la necessità di investire su raccolta differenziata e impianti di compostaggio, proponendo la costruzione di oltre 100 strutture per il trattamento meccanico-biologico (TMB) e la gestione dei rifiuti organici. “Solo così possiamo ridurre i rifiuti e creare un sistema davvero sostenibile,” ha concluso.
Geraci: “Termovalorizzatori essenziali per completare il ciclo dei rifiuti”
Di parere opposto, il capogruppo della Lega all’Assemblea Regionale Siciliana, Salvo Geraci, che ha definito la posizione del Pd e del Movimento 5 Stelle come “anacronistica”. “I termovalorizzatori sono fondamentali per ripensare la gestione dei rifiuti in Sicilia, migliorare la raccolta differenziata e completare il ciclo senza più lasciare città sporche,” ha affermato Geraci, sottolineando che i nuovi impianti previsti a Palermo e Catania rappresentano una risposta alle criticità storiche del sistema siciliano.
Geraci ha anche puntato il dito contro le speculazioni e gli interessi opachi che, a suo dire, hanno aggravato la situazione dei rifiuti in Sicilia, portando molti comuni al dissesto finanziario. “Ora basta. Pd e Cinquestelle se ne facciano una ragione: i termovalorizzatori si faranno,” ha concluso.
Mentre il dibattito politico continua, la Sicilia rimane in bilico tra scelte innovative e infrastrutture tradizionali per affrontare l’emergenza rifiuti. Il confronto tra queste visioni riflette un problema complesso, che richiede soluzioni urgenti per salvaguardare l’ambiente e migliorare la qualità della vita dei cittadini.