Avevano bloccato l’auto di servizio e minacciato il vicecomandante per recuperare il materiale sequestrato destinato a un funerale. Decisive le immagini della videosorveglianza

Una scena da film quella che si è consumata lo scorso 17 agosto nel cuore di Melilli, testimoniata dai video diffusi in rete e che ieri ha portato a quattro arresti. Un’operazione coordinata dalla Procura di Siracusa ha fatto scattare le manette per quattro uomini del posto, accusati di rapina aggravata e minacce a pubblico ufficiale. Due di loro, un 51enne e un 44enne, sono stati trasferiti in carcere, mentre per un 30enne e un giovane di appena 19 anni sono stati disposti gli arresti domiciliari.

La vicenda ha contorni tanto audaci quanto gravi. Tutto ha avuto inizio quando il vicecomandante della Polizia Locale di Melilli ha proceduto al sequestro di cinque grosse batterie di fuochi d’artificio, pronte per essere esplose, secondo le prime ricostruzioni, durante un rito funebre.

Una volta caricato il materiale pirotecnico sull’auto di servizio per trasportarlo al deposito del comando, è scattato il blitz. La vettura è stata improvvisamente bloccata in strada da una decina di persone. In un clima di forte tensione, il gruppo ha circondato il veicolo, minacciato pesantemente il vicecomandante e, dopo aver forzato il portabagagli, si è ripreso con la forza i fuochi d’artificio per poi dileguarsi rapidamente.

Le indagini, scattate immediatamente dopo l’aggressione, sono state rapide ed efficaci. Grazie a un lavoro meticoloso e alla visione delle immagini registrate da un sistema di videosorveglianza di un’attività commerciale della zona, gli agenti della Polizia Locale di Melilli sono riusciti a dare un volto e un nome ai presunti responsabili dell’incredibile assalto, assicurandoli alla giustizia.