Un corteo e una fiaccolata per dire che “chi ama accarezza, non imprigiona e non picchia”, come recita lo slogan dell’iniziativa promossa dalla Fidapa Floridia
Una lunga onda rossa che si è mossa da piazza Floridiani di Melbourne per arrivare in piazza del Popolo dove, dopo i saluti istituzionali – erano presenti, tra gli altri, il sindaco di Floridia, Marco Carianni, la vicesindaco, Marieve Paparella e l’assessore alla Cultura, Serena Spada – si è tenuta la performance di Sara Torneo.
Dichiara Maria Burgio, presidente della Fidapa, sezione di Floridia: «Sicuramente le candele accese, gli striscioni, quel cammino per alcuni faticoso, accompagnati dal silenzio e dalle immagini, nella nostra mente, delle donne uccise, non faranno cessare i femminicidi. Ma a piccoli passi si possono smuovere le coscienze e indurre alla riflessione. Il non fare, al contrario, porta solo a farci domande non risolutive. Agire noi stessi nel segno del rispetto, infatti, che poi è il nostro tema nazionale, sognarlo e produrlo con piccoli gesti quotidiani significa annaffiare di bene non soltanto la nostra pianta interiore ma anche quella di tutti gli altri».
Aggiunge Adria Mudanò, responsabile della commissione Arte e Cultura della Fidapa: «Si tratta di un’iniziativa non per celebrare, ma per ricordare, per accendere la fiammella dell’attenzione su questa ignominia del genere umano. L’uomo che commette tale misfatto sprofonda infatti nell’abisso della disumanità, uccidendo colei che la vita dà, colei che, per natura, perpetua la specie umana. È necessario, dunque, un serio lavoro d’analisi, per ricostruire quanto perduto, iniziando dalla famiglia e dalla scuola, per ripristinare il vero significato di “normalità”, visto che è divenuto “normale” ascoltare quotidiani bollettini di femminicidi, stalking e sevizie».