Aggiornato al 07/04/2025 - 15:27
Commozione

Misilmeri in lacrime per Sara Campanella: folla ai funerali della giovane vittima di femminicidio

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Tanta commozione e una folla immensa per le esequie della giovane. Presente l’Arcivescovo Lorefice: “La violenza ha ucciso la sua bellezza”. Il 9 aprile corteo silenzioso a Noto

Misilmeri, 7 aprile 2025 – Una folla commossa e silenziosa ha riempito la piazza di Misilmeri e la chiesa di San Giovanni Battista per dare l’ultimo saluto a Sara Campanella, la giovane studentessa universitaria vittima di femminicidio. Un mare di persone ha seguito il feretro nel suo ultimo viaggio, dalla chiesa delle Anime Sante, dove si è tenuta la camera ardente, alla chiesa madre situata nella stessa piazza.
“Mi amo troppo per stare con chiunque”: il messaggio di Sara che diventa simbolo
All’uscita dalla chiesa, dopo le esequie, un lungo applauso ha accompagnato il feretro, mentre decine di palloncini bianchi venivano liberati in cielo tra le lacrime dei presenti. Numerosi giovani hanno partecipato indossando una maglietta bianca con la scritta nera «No Violenza».
I familiari hanno portato con sé una fotografia di Sara e un palloncino rosa a forma di cuore con il messaggio che la giovane ripeteva spesso: «Mi amo troppo per stare con chiunque». Una frase che oggi assume un significato ancora più profondo e doloroso.
Le parole dell’Arcivescovo Lorefice: “La violenza ha ucciso la sua bellezza”
Durante la celebrazione, l’arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice ha pronunciato un’omelia toccante: «Siamo qui sconvolti. Senza parole. Dinnanzi al corpo di Sara. Corpo martoriato. Sacrificato. Vita che ci è stata rubata. Perché? Ancora una volta, risuona un grido: perché? Perché questo strazio indicibile inflitto ai cari genitori Cetty e Alessandro, al fratello Claudio, ai familiari, al fidanzato, agli amici, alla città intera?»
L’arcivescovo ha poi continuato: «Una vita distrutta e rubata troppo presto, in modo oltremodo crudele. L’uomo – dice la Bibbia – ha due strade: quella della relazione e quella della violenza. Ma vediamo come la violenza abbia ancora distrutto la bellezza di Sara, la bellezza delle sue relazioni, la bellezza che lei aveva il compito di far crescere nel mondo attraverso i suoi studi universitari, la realizzazione della sua vocazione professionale e la relazione con l’uomo che lei liberamente aveva scelto di amare».
Il religioso ha poi riflettuto sulla tragedia che ha colpito non solo una famiglia, ma l’intera comunità: «E in questo corpo trafitto ci sembra che sia racchiuso il dolore di un mondo nel quale ancora domina la violenza. In particolare sulle donne. Oggi, in questo mondo sempre più segnato da violenta brutalità e lacerato da conflitti, assistiamo alla barbarie di corpi abusati, mutilati, eliminati, ricacciati e rinchiusi in luoghi di tortura. Ma la violenza, ogni forma di violenza, per qualsiasi motivo si scateni, è sempre un fallimento che riguarda tutti».


“L’amore non uccide”: il monito contro la violenza


«L’amore non uccide. È assurdo», ha proseguito Lorefice. «Nel corpo di Sara piangiamo il destino dell’umanità quando essa sceglie la violenza, la morte. Non ci sono parole per consolare il vostro strazio, cari genitori. Siamo in silenzio con voi. E vi doniamo le nostre lacrime. L’intera famiglia umana oggi piange Sara».
Con parole cariche di emozione, l’arcivescovo ha concluso rivolgendosi direttamente ai familiari: «Sara è stata strappata: tu mamma Cetty, tu papà Alessandro, tu Claudio suo amato fratello. Voi suoi amici. Solo nostro Signore, che è morto trafitto nell’abbandono della croce, dopo aver squarciato con un grido il silenzio del Padre, solo Lui sa come starvi vicini. In silenzio. Accogliendo il vostro silenzio e il vostro grido, la vostra ribellione e la vostra disperazione. Il vostro desiderio di riabbracciare per sempre Sara. Di comunione eterna, che solo Dio può dare».


Autorità presenti e iniziative in memoria di Sara
Ai funerali hanno partecipato numerose autorità, tra cui il presidente della Regione Renato Schifani, accompagnato dal deputato Gaspare Vitrano, i sindaci di Messina, Federico Basile, e di Misilmeri, Rosario Rizzolo, oltre ai vertici delle forze dell’ordine.


Presente anche il sindaco di Noto, Corrado Figura, che ha dichiarato: “Stamattina l’ultimo saluto a Sara Campanella. Il Sindaco di Noto Corrado Figura, insieme agli assessori Quartararo e Giocastro, ha partecipato ai funerali di Sara Campanella a Misilmeri, presso la chiesa di San Giovanni Battista hanno portato il cordoglio e la vicinanza della Città di Noto alla famiglia Campanella, al Sindaco Rosario Rizzolo e a tutta la comunità di Misilmeri”.


Il primo cittadino di Noto ha inoltre annunciato un’iniziativa per onorare la memoria della giovane: “Mercoledì 9 Aprile alle ore 10 è stato organizzato a Noto, alla presenza di S.E. Monsignor Salvatore Rumeo e i sindaci della provincia di Siracusa, un corteo silenzioso in ricordo di Sara, che partirà dal Piazzale Marconi fino a Piazza Municipio”.
Al termine della cerimonia funebre, la bara bianca ha lasciato la chiesa per l’ultimo viaggio verso il cimitero del paese, accompagnata dal dolore di un’intera comunità che chiede giustizia e un impegno concreto contro la violenza di genere.

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