Aggiornato al 01/11/2024 - 11:33
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Stato di agitazione

Petrolchimico, la crisi della zona industriale all’odg della prossima assemblea di Sinistra Italiana

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Il partito anticipa l’adesione allo sciopero generale del prossimo 12 novembre

La situazione critica della zona industriale di Siracusa sarà il tema principale della prossima riunione di Sinistra Italiana Siracusa. Il segretario provinciale, Sebastiano Zappulla, ha confermato l’appoggio del partito alla mobilitazione indetta dai sindacati CGIL e UIL, che prevede assemblee dei lavoratori, il blocco degli straordinari e un sciopero generale per l’intero settore industriale il prossimo 12 novembre.

“Dall’assegnazione della zona industriale di Siracusa come asset strategico da parte del governo Meloni, si sono susseguiti eventi gravi”, afferma Zappulla, riferendosi al sequestro dell’Ias, alla chiusura parziale di alcuni impianti e all’annunciata chiusura di Versalis da parte di Eni. È importante sottolineare che né il governo Draghi né quello Meloni hanno investito un solo euro del Pnrr per la riconversione e il rilancio della zona industriale, impedendo un futuro sostenibile sul piano ambientale, economico e occupazionale.

“Le rassicurazioni di Eni e di alcuni esponenti politici locali sono vuote. Sinistra Italiana si schiera con chi difende il diritto di vivere e lavorare in condizioni rispettose dell’ambiente, della salute e dei diritti dei lavoratori,” dichiara Zappulla.

Sinistra Italiana aderisce e sostiene pienamente la mobilitazione del 12 novembre, condividendo le motivazioni di chi si batte per un cambiamento reale e per il futuro della zona industriale e dei suoi lavoratori.

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