Il partito esprime “forte dissenso” sul dibattito politico e annuncia, dopo il 27 aprile, un percorso unitario per un’alternativa al centrodestra e al nuovo polo centrista
Dura presa di posizione da parte della Federazione provinciale di Sinistra Italiana in merito alle imminenti elezioni provinciali di secondo livello a Siracusa. In un comunicato ufficiale diffuso dopo l’assemblea provinciale di sabato, il partito parla apertamente di “un’occasione perduta” e denuncia la mancanza di un vero confronto sui “grandi temi provinciali”.
“Un’occasione di confronto sui grandi temi provinciali si è trasformata in un gioco politico di spinti trasformismi e laceranti divisioni politiche tra le coalizioni e tra i partiti”, si legge nella nota.
Secondo Sinistra Italiana, i temi più urgenti – dal servizio idrico integrato alla raccolta dei rifiuti, dalle politiche scolastiche alla qualità delle infrastrutture, fino al rilancio del territorio, la crisi della zona industriale di Siracusa e la situazione critica dell’IAS – non sarebbero stati minimamente affrontati.
“Delle grandi questioni provinciali nessuna traccia”, scrive il partito, sottolineando come nessuno dei candidati abbia avviato un serio confronto pubblico.
“Sulle elezioni provinciali di secondo livello abbiamo visto consumarsi i peggiori vizi della politica, ancora più distante dai problemi dei cittadini e sempre più concentrata sulle dinamiche della politica politicante: la conquista e l’esercizio del potere, e di come conservarlo”.
Analisi del voto e scenari politici
Nel comunicato si sottolinea come il centrodestra sia imploso, mentre “il campo democratico e progressista nemmeno si è incontrato”. Al contrario, l’alleanza tra Azione, MPA e forze civiche trasversali sembrerebbe avviata verso la vittoria grazie al meccanismo del voto ponderato, definito “abominio legislativo” che, secondo il partito, “lede alle fondamenta il diritto costituzionale dei cittadini di scegliersi da chi farsi governare”.
L’attenzione si sposta poi sugli sviluppi interni alla politica locale:
“Il ritiro della candidatura del sindaco di Francofonte Daniele Lentini ha colto di sorpresa FdI e FI che su quella candidatura contavano di misurarsi con l’altro pezzo di centrodestra, innervato da civismo trasversale, che sostiene Michelangelo Giansiracusa”.
Viene inoltre analizzata la candidatura del sindaco di Carlentini, Giuseppe Stefio, che secondo SI “non si pone come elemento di unità” per un’alleanza alternativa sia al centrodestra classico che al centrodestra “ibrido”.
Verso una nuova alleanza progressista
Durante l’assemblea provinciale di sabato, Sinistra Italiana ha approvato la relazione del segretario provinciale Seby Zappulla e ribadito la propria posizione:
“Confermiamo la nostra posizione: le provinciali sono un’occasione perduta, manteniamo un forte dissenso sulla qualità del dibattito e sulle proposte emerse”.
Ma è già tempo di guardare avanti. Il partito annuncia che subito dopo il 27 aprile sarà avviata una discussione tra le forze del campo progressista, inclusi civismo solidale e sinistra, con l’obiettivo di costruire “un’alternativa chiara, netta e riconoscibile” sul piano politico, programmatico, valoriale e delle alleanze.
“Un’alternativa che attraversi i 21 comuni della provincia, da costruire urgentemente e senza tentennamenti, con Alleanza Verdi Sinistra schierata convintamente”.