Aggiornato al 01/12/2025 - 09:38
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Siracusa, rifiuti: “Gestione fallimentare”, la denuncia di La Delfa (Europa Verde)

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Una nota di La Delfa (Europa Verde) evidenzia extra costi, mancata premialità regionale e una raccolta differenziata che resta bloccata intorno al 50%

Con una nota, Salvo La Delfa, coportavoce provinciale di Europa Verde Siracusa – Alleanza Verdi e Sinistra, interviene sulla situazione della gestione dei rifiuti nel Comune di Siracusa, alla luce dei recenti provvedimenti dell’Assessorato regionale ai rifiuti.

La Delfa richiama il DDG n. 1813 del 27 novembre, con il quale la Regione Siciliana ha ripartito 25 milioni di euro tra i Comuni come contributo per gli extra costi del conferimento dell’indifferenziato. A Siracusa sono stati destinati circa 2,1 milioni di euro per le spese sostenute nel trasporto e conferimento presso l’impianto Sicula Trasporti di Catania nel periodo gennaio-dicembre 2024.

Sempre a novembre, con il DDG n. 1814, la Regione ha assegnato 20 milioni ai Comuni che nel 2024 hanno superato il 60% di raccolta differenziata. La Delfa evidenzia come “solo sei Comuni su ventuno della provincia, tra cui Siracusa”, non abbiano avuto accesso al contributo per la mancata premialità.

Secondo i dati riportati nella nota, nel 2024 Siracusa ha conferito in discarica 28.838 tonnellate di rifiuto indifferenziato, con un costo medio di 380 euro a tonnellata, per un totale vicino agli 11 milioni di euro solo per trasporto e conferimento. Somma che, aggiunta all’appalto da 17,6 milioni, porta il costo complessivo del servizio a oltre 29 milioni di euro annui. Il contributo regionale copre 2,1 milioni, ma “allevia senza risolvere”, sottolinea La Delfa.

Il coportavoce di Europa Verde rimarca che l’unica strategia per ridurre i costi è aumentare la raccolta differenziata e diminuire la produzione annua pro capite di rifiuti, oggi pari a 520 kg. Nel 2024 Siracusa ha registrato una percentuale del 51%, stabile da diversi anni. La Delfa aggiunge che, raggiungendo il 65% previsto dalle normative, si ridurrebbero di 8.600 tonnellate i conferimenti in discarica e di 3,3 milioni di euro i relativi costi, oltre ad accedere alle premialità dei consorzi.

Nella nota vengono richiamati anche i dati degli anni precedenti: dal 2017 al 2021 la città era passata dall’8,05% al 49,77%, mentre negli ultimi quattro anni la percentuale è rimasta intorno al 50% (50,42% nel 2022, 50,32% nel 2023, 51% nel 2024, 53% a luglio 2025).

Secondo La Delfa, sarebbero mancati “una regia, un indirizzo politico e una gestione complessiva”, con frequenti avvicendamenti di DEC, assessori e RUP. L’esponente di Europa Verde richiama anche l’assenza del Consiglio comunale durante il commissariamento, la mancata attivazione della tariffazione puntuale e una scarsa attenzione pubblica sul tema.

Il contributo regionale viene definito “una tantum”, reso possibile dai fondi PNRR, e non ritenuto risolutivo. La Delfa conclude affermando che “l’unica soluzione è un impegno concreto dell’Amministrazione comunale”, che secondo la nota sarebbe “venuto a mancare negli ultimi anni”.

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