I lavoratori chiedono chiarezza sul loro futuro e lanciano un appello alla città:”Facciamo ragionale l’azienda”
I dipendenti del punto vendita Zara di Ortigia, a Siracusa, sono al loro secondo giorno di sciopero, esprimendo il loro profondo disappunto per la decisione dell’azienda di chiudere il negozio dopo 18 anni di attività. La scelta, definita come “calata dall’alto”, ha lasciato sconcertati i lavoratori, che considerano la chiusura incomprensibile, soprattutto alla luce del successo commerciale del punto vendita.
“Si stimano milioni di euro di fatturato, e il bilancio del negozio è in attivo,” affermano i dipendenti, sottolineando come questo risultato sia frutto anche del loro impegno e della loro dedizione. Dopo quasi due decenni di servizio, il personale si trova ora a dover fare i conti con un futuro incerto, senza alcuna informazione concreta da parte dell’azienda riguardo al loro destino.
“L’azienda non dice nulla,” lamentano i lavoratori, evidenziando la mancanza di comunicazione e chiarezza sulla possibilità di licenziamenti o di una ricollocazione in altri punti vendita.
“Questa incertezza ci sta devastando.”
La situazione ha spinto i dipendenti a fare un appello alla comunità locale, chiedendo supporto per far sentire la loro voce, sapendo già che la scelta dell’azienda va verso la direzione di lasciare la città.