Aggiornato al 01/12/2025 - 14:49
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Siracusa, Protesta in Prefettura per i lavoratori del centro accoglienza di Rosolini

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Sono stati accolti dal viceprefetto Marinella Iacolare, che ha garantito il pagamento delle pendenze economiche.

Una mattinata di protesta ha portato i dipendenti del centro accoglienza Frasca di Rosolini davanti agli uffici di piazza Archimede della Prefettura di Siracusa. La manifestazione nasce da un disagio che si accumula da mesi e che riguarda principalmente la difficoltà di comunicare con l’istituzione che coordina il sistema di accoglienza dei richiedenti asilo nel territorio.

Alessandro Frasca, titolare della struttura che da oltre un decennio opera nel settore, ha deciso insieme ai suoi collaboratori di rendere pubblica una situazione che definisce insostenibile. Accanto a lui l’avvocato Giorgio Spatola, che segue le questioni legali del centro e che ha ricostruito le difficoltà accumulate negli ultimi tempi.

Le motivazioni che hanno spinto i lavoratori a scendere in piazza sono molteplici. In primo luogo, la percezione di un isolamento comunicativo che impedisce di affrontare le questioni operative con la necessaria tempestività. In secondo luogo, i ritardi negli accrediti economici per i servizi già erogati, una situazione che crea incertezza nella gestione della struttura. Infine, alcune decisioni amministrative che hanno portato all’applicazione di sanzioni che i responsabili del centro giudicano immotivate.

Per Alessandro Frasca, la questione va oltre l’aspetto finanziario. «Gestiamo situazioni complesse ogni giorno. Accogliamo persone che arrivano dopo viaggi difficili, organizziamo l’assistenza, coordiniamo interventi che richiedono rapidità e competenza. Tutto questo diventa estremamente complicato quando manca un rapporto collaborativo con chi dovrebbe essere il nostro principale interlocutore istituzionale», ha dichiarato il titolare del centro.

Dopo la manifestazione, una delegazione del centro è stata ricevuta dal viceprefetto Marinella Iacolare. Secondo quanto riferito dal titolare del centro, l’incontro ha portato alcune rassicurazioni: la viceprefetta ha negato che esista una volontà di chiudere il dialogo con il centro e ha garantito che le pendenze economiche verranno risolte.

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