Una gestione sostenibile delle acque pluviali tramite la realizzazione di infrastrutture verdi, tetti verdi o i giardini pluviali, può favorire l’infiltrazione a livello locale dei deflussi idrici e ridurre notevolmente i volumi collettati dalla rete di drenaggio urbano.
La strategia innovativa emerge dalle numerose relazione dei docenti e professionisti italiani e maltesi coinvolti nel progetto “Gifluid – Green Infrastructures to mitigate risks in Uban and sub-urban areas to improve the quality of rainwater discharges” realizzato in collaborazione tra l’Università di Catania (ente capofila) e l’Energy and water council di Malta nell’ambito del programma Interreg Italia-Malta finanziato dall’Unione europea.
“Numerosi studi hanno dimostrato che il deflusso può essere ridotto di oltre il 40 per cento dopo l’implementazione delle infrastrutture verdi in ambito urbano e che tali infrastrutture, integrate con le infrastrutture grigie, sono soluzioni innovative per gestire il deflusso in aree urbane e suburbane secondo il nuovo paradigma della Permeable City o Sponge City”. spiega Giuseppe Luigi Cirelli, ordinario di Idraulica agraria e sistemazioni idraulico-forestali all’Università di Catania.