La Sicilia tra le regioni italiane con il più alto tasso di abbandono scolastico, ma si registrano miglioramenti significativi dal 2019
La Sicilia si conferma tra le regioni italiane con il più alto tasso di abbandono scolastico, attestandosi al 17,1% nel 2023. Questo significa che quasi un quinto dei giovani isolani tra i 18 e i 24 anni ha lasciato la scuola senza completare un percorso formativo riconosciuto. Peggio della Sicilia solo la Sardegna, con il 17,3%, mentre in termini assoluti è la Campania a registrare il numero più alto, con 72.000 giovani.
Un problema radicato, ma in calo
Nonostante la situazione rimanga grave, i dati mostrano segnali di miglioramento. Dal 2019, la Sicilia ha ridotto di cinque punti percentuali il tasso di abbandono scolastico, un recupero superiore alla media nazionale (-3%). Questo risultato rappresenta una speranza, anche se il percorso verso una soluzione definitiva appare ancora lungo.
Le cause e le conseguenze
Tra le cause principali dell’abbandono scolastico si segnalano povertà educativa, insoddisfazione per l’offerta formativa e il contesto socio-economico difficile. Come sottolinea l’ufficio studi della CGIA di Mestre, questi giovani rischiano di essere esclusi da opportunità lavorative di qualità, soprattutto in un mercato che richiede competenze sempre più specializzate.
L’importanza delle scuole professionali
Un ruolo chiave nella lotta contro l’abbandono scolastico è svolto dagli istituti di Istruzione e Formazione Professionale (IeFp), che offrono percorsi inclusivi e personalizzati, specialmente per giovani provenienti da contesti difficili. Tali scuole non solo forniscono una formazione pratica, ma rappresentano veri e propri presidi di legalità e inclusione sociale.
Mentre la Sicilia continua a lottare contro l’abbandono scolastico, il miglioramento degli ultimi anni mostra che interventi mirati possono fare la differenza. Investire in istruzione e formazione resta fondamentale per garantire un futuro migliore alle nuove generazioni.