La Sicilia tra le regioni più colpite dal morbillo in Italia. Il virus è altamente contagioso e può causare complicanze gravi: cosa sapere per proteggersi
La Sicilia si conferma tra le regioni più colpite dal boom di casi di morbillo registrati in Italia nel corso del 2024, con un trend che preoccupa gli esperti. Si tratta di una malattia altamente contagiosa e potenzialmente pericolosa, in grado di causare gravi complicanze come encefaliti, polmoniti, convulsioni e, in rari casi, decesso.
Secondo il bollettino “Morbillo & Rosolia News” di gennaio 2025, l’Italia ha registrato 1.045 casi di morbillo lo scorso anno, con un aumento significativo rispetto al 2023. Più del 90% delle persone colpite non era vaccinato, una situazione che espone il territorio al rischio di focolai epidemici.
La Sicilia, insieme ad altre regioni come Lombardia, Lazio, Campania ed Emilia-Romagna, è tra le più colpite. Nel mese di novembre, l’isola ha registrato un’incidenza superiore alla media nazionale di 17,7 casi per milione di abitanti, posizionandosi subito dopo la Provincia Autonoma di Bolzano.
Come si diffonde il morbillo?
Il virus del morbillo si trasmette attraverso l’aria, tramite le secrezioni nasali e le goccioline respiratorie emesse da persone infette quando tossiscono o starnutiscono. È talmente contagioso che il 90% delle persone suscettibili al virus contrae la malattia se esposto a un soggetto infetto.
Il virus può rimanere infettivo nell’aria o sulle superfici fino a due ore, e la contagiosità inizia circa quattro giorni prima della comparsa dell’eruzione cutanea, per terminare altrettanti giorni dopo.
Quali sono i sintomi del morbillo?
Il morbillo si presenta inizialmente con sintomi simili a quelli di un raffreddore:
- Tosse, rinite, congiuntivite e malessere generale.
- Febbre alta, che può raggiungere i 39°C-40,5°C.
Dopo 2-4 giorni, compare l’eruzione cutanea caratteristica: inizia sul volto e sul collo, per poi diffondersi al resto del corpo. L’esantema dura dai 3 ai 7 giorni e scompare seguendo l’ordine di insorgenza. La febbre, invece, può persistere per un paio di giorni dopo l’eruzione, mentre la tosse può durare anche 10 giorni.
L’importanza della vaccinazione
Con un numero di riproduzione di base (R0) tra 12 e 18, il morbillo è una delle malattie infettive più contagiose. Per questo, la copertura vaccinale è fondamentale per evitare nuove epidemie.
Cosa fare per proteggersi?
Gli esperti raccomandano di controllare il proprio stato vaccinale e quello dei propri figli, evitando di esporsi inutilmente in caso di sintomi sospetti. Per chi non è vaccinato, il rischio di contrarre il virus resta elevatissimo, specialmente in ambienti affollati.
Per ulteriori informazioni e aggiornamenti sulla situazione sanitaria, segui le comunicazioni ufficiali del Ministero della Salute.