Il segretario Pistorio: “Anas non risponde a noi ma invia una nota alle ditte, usata poi in tribunale contro la nostra denuncia per comportamento antisindacale a Catania, Enna e Siracusa”
È scontro aperto tra Fillea Cgil e Anas sugli appalti per le infrastrutture stradali in Sicilia. Il sindacato degli edili accusa l’ente nazionale di essere sceso in campo “e, anziché arbitrare, di provare nei minuti finali a fare gol” a favore delle aziende.
A denunciarlo è Giovanni Pistorio, segretario generale della Fillea Cgil Sicilia, che minaccia azioni legali: “Se così non fosse, agiremo con la massima determinazione e a tutti i livelli”.
La denuncia: “Appalti a ditte che non rispettano il contratto”
Al centro della vertenza c’è il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) dell’edilizia. Secondo Pistorio, Anas “ha appaltato dei lavori a società che non rispettano il Ccnl”, applicando invece accordi aziendali con “condizioni peggiorative e derogative”.
L’esempio citato è quello del lavoro straordinario: “Viene pudicamente rinominato ‘lavoro aggiuntivo’ – spiega il sindacalista – a fronte del quale si prevede un’indennità fissa forfettaria”, escludendola dal calcolo di altri istituti retributivi e differiti.
La mossa di Anas: “Una nota usata in tribunale contro di noi”
La Fillea Cgil, il 7 agosto, aveva inviato un “atto di significazione” ad Anac, Anas e al presidente della Regione. Anas, però, non ha mai risposto al sindacato.
Invece, denuncia Pistorio, il 16 settembre Anas ha inviato una nota al presidente Schifani e alla società esecutrice dei lavori, “rassicurandoli” che non ci fossero disparità di trattamento tra sindacati. “E la Fillea Cgil Sicilia non viene messa nemmeno in copia conoscenza”, sottolinea Pistorio.
Il fatto più grave, secondo il sindacato, è che quella nota di Anas è stata poi “maldestramente” usata dalle ditte come documento a loro difesa in tribunale, nel corso di una causa per comportamento antisindacale intentata proprio da Fillea Cgil di Enna, Catania e Siracusa.
Pistorio: “Non saremo spettatori passivi”
“La nota non entra nel merito delle questioni che avevamo posto”, precisa Pistorio, parlando di un “tempismo sospetto”, dato che il termine per depositare gli atti in tribunale scadeva il 18 settembre.
“In Italia diciamo di essere tutti sportivi, ma in fondo non tutti lo siamo”, conclude il segretario. “Per quanto ci riguarda, non saremo spettatori passivi se colui che ha il ruolo di vigilare imparzialmente sulla gara nei minuti finali entra in campo e prova a fare gol”.