Aggiornato al 11/12/2024 - 20:13
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Stato di emergenza

Maltempo in Sicilia: dichiarato lo stato di crisi regionale e richiesta emergenza nazionale per 39 Comuni

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Sono dieci i comuni in provincia di Siracusa, incluso il capoluogo; soddisfatto l’On. Gennuso

Il governo Schifani ha dichiarato lo stato di crisi regionale e ha deliberato la richiesta di stato di emergenza nazionale a seguito della violenta ondata di maltempo che ha colpito la Sicilia orientale dal 10 al 14 novembre. La decisione è stata assunta durante la Giunta regionale di oggi, su proposta del presidente della Regione, Renato Schifani, basandosi sulla relazione firmata dal dirigente generale del dipartimento regionale della Protezione civile, Salvo Cocina.

«Abbiamo fronteggiato la situazione con i primi interventi e lo stato di crisi regionale ci consentirà di attivare ulteriori iniziative – ha dichiarato Schifani –. La devastazione apportata dai fenomeni atmosferici ci impone di chiedere anche l’aiuto dello Stato. Siamo certi che il governo nazionale si attiverà per consentirci di mettere in sicurezza il territorio».

I danni rilevati sono ingenti e riguardano infrastrutture pubbliche e private, la viabilità e le attività produttive e commerciali. La stima complessiva dei danni, in alcuni casi ancora in fase di valutazione, si attesta intorno a 75 milioni di euro, dei quali 7 milioni sono necessari per interventi di somma urgenza. Di questi, 1,4 milioni di euro sono stati già spesi per lavori già eseguiti, mentre ulteriori 5,5 milioni di euro saranno destinati a opere in corso o da avviare.

Il provvedimento coinvolge 39 Comuni della Sicilia orientale, suddivisi tra le province di Catania, Messina e Siracusa:

Città Metropolitana di Catania:
Aci Castello, Aci Catena, Aci Sant’Antonio, Acireale, Calatabiano, Castiglione di Sicilia, Catania, Fiumefreddo di Sicilia, Giarre, Linguaglossa, Mascali, Mascalucia, Misterbianco, Nicolosi, Pedara, Piedimonte Etneo, Ragalna, Riposto, San Giovanni La Punta, Sant’Alfio, Santa Venerina, Trecastagni, Tremestieri Etneo, Valverde, Viagrande.

Città Metropolitana di Messina:
Forza D’Agrò, Gallodoro, Giardini Naxos, Graniti.

Libero Consorzio di Siracusa:
Augusta, Avola, Buccheri, Canicattini Bagni, Carlentini, Floridia, Francofonte, Palazzolo Acreide, Rosolini, Siracusa.

Il dirigente generale della Protezione civile, Salvo Cocina, ha evidenziato l’importanza di attuare un piano di intervento coordinato. Lo stato di crisi regionale consentirà al dirigente della Protezione Civile di assumere il ruolo di commissario straordinario per la gestione degli interventi urgenti.

Il presidente Renato Schifani ha sottolineato la necessità di un sostegno nazionale per garantire la messa in sicurezza del territorio e il ripristino delle infrastrutture danneggiate, augurandosi un intervento tempestivo del Governo nazionale per sostenere le comunità colpite.

Gennuso (FI) “Bene dichiarazione stato di crisi e richiesta emergenza”

“Desidero esprimere il mio apprezzamento per l’azione del governo regionale guidato dal presidente Schifani, che ha affrontato con determinazione i gravi danni causati dal maltempo nella Sicilia orientale. Dopo i primi interventi messi in campo dalla Protezione Civile, la Giunta regionale ha deliberato lo stato di crisi e richiesto quello di emergenza nazionale, un passo fondamentale per ottenere risorse straordinarie e velocizzare le procedure di ricostruzione e messa in sicurezza.”

Così il deputato regionale di Forza Italia, Riccardo Gennuso, commenta il provvedimento che coinvolge 39 Comuni, fra cui molti del siracusano, colpiti da nubifragi e alluvioni, con danni stimati in 75 milioni di euro. “Questa decisione dimostra grande attenzione verso i cittadini e i territori colpiti. La possibilità di accedere a fondi aggiuntivi e ridurre la burocrazia è essenziale per rispondere rapidamente alle necessità delle comunità coinvolte.”

Gennuso ha inoltre lodato il lavoro della Protezione Civile regionale, sottolineando l’importanza della collaborazione istituzionale per superare le emergenze: “Grazie al presidente Schifani e a tutti gli operatori per il loro impegno. Confido che il governo nazionale risponda con la stessa prontezza per garantire il massimo supporto alla nostra regione.”

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