Ennesima “crisi interna” nel Pd siciliano tra richieste di primarie, accuse di irregolarità e scontro di correnti; in arrivo due emissari della segretaria Elly Schlein
Il Partito Democratico in Sicilia è al centro di una nuova crisi che mette a dura prova la leadership regionale e le dinamiche interne. Motivo del contendere è la gestione del congresso regionale, previsto per il prossimo 11 gennaio, con accuse di irregolarità e richieste di maggiore partecipazione democratica attraverso le primarie.
Un documento firmato da 16 esponenti del Pd, tra cui il deputato siracusano Tiziano Spada, contesta la convocazione dell’assemblea regionale e la scelta di escludere le primarie aperte agli elettori.
Lo scontro sulle primarie
La tensione si è accentuata quando il segretario regionale, Anthony Barbagallo, ha annunciato un regolamento congressuale che privilegia il voto dei soli tesserati rispetto ai gazebo aperti. Questa scelta ha provocato la reazione di diversi esponenti di peso, tra cui l’eurodeputato Giuseppe Lupo e Fabio Venezia.
Regole e accuse di irregolarità
Il documento firmato dai “dissidenti”, tra cui proprio il siracusano Tiziano Spada, sottolinea che la convocazione dell’assemblea sarebbe “irrituale e nulla” poiché non conforme alle norme statutarie, che assegnano tale competenza al presidente del partito o, in sua assenza, alla commissione per il congresso. Inoltre, si contesta la possibilità di partecipare all’assemblea in modalità remota, considerata poco sicura per garantire la trasparenza del voto.
Con la data dell’assemblea sempre più vicina, il rischio di una spaccatura irreparabile appare concreto. Barbagallo, sostenuto dalla segreteria nazionale, ha confermato l’intenzione di proseguire sulla linea stabilita, mentre i firmatari del documento hanno avvertito che non esiteranno a presentare ricorsi per contestare eventuali decisioni irregolari. E in arrivo da Roma ecco due “fedelissimi” di Elly Schlein: il responsabile nazionale dell’organizzazione Igor Taruffi e il responsabile enti locali Davide Baruffi.