Il presidente Schifani esalta il primato della Sicilia: “Tra le più virtuose nell’attuazione della misura”. 28 si trovano nel siracusano
La Sicilia si conferma tra le regioni più attive nell’attuazione del Pnrr. Grazie alla collaborazione tra il Dipartimento della Formazione professionale della Regione Siciliana e i Gal (Gruppi di azione locale), sono stati attivati 350 Punti di Facilitazione Digitale distribuiti su tutto il territorio regionale. L’iniziativa rientra nell’ambito della misura 1.7.2 “Rete di servizi di facilitazione digitale” del Pnrr, finanziata con un importo complessivo di 13,3 milioni di euro.
L’obiettivo principale del progetto è accrescere le competenze digitali dei cittadini siciliani maggiorenni, consentendo loro di acquisire abilità fondamentali per accedere ai servizi online e sfruttare le tecnologie digitali. La Regione punta a formare 239 mila cittadini entro la fine del 2025, con un ritmo di circa 15mila utenti formati al mese dall’inizio delle attività.
Un primato che fa scuola in Italia
Secondo i dati disponibili sulla piattaforma informatica “Facilita”, dedicata al monitoraggio del progetto, la Sicilia ha superato gli obiettivi inizialmente previsti. Se il piano operativo del 2022 fissava a 302 il numero di Punti di Facilitazione Digitale da attivare, oggi la Regione ne ha attivati ben 48 in più, per un totale di 350 punti.
Il presidente della Regione, Renato Schifani, ha espresso grande soddisfazione per i risultati raggiunti, sottolineando il ruolo di eccellenza della Sicilia a livello nazionale. “Rendere tutti i siciliani abili nell’uso degli strumenti offerti dalle nuove tecnologie è una missione che ci siamo dati”, ha dichiarato Schifani. “Grazie all’impegno dei nostri uffici, abbiamo realizzato in tempi celeri un network capace di offrire questa formazione specifica”. Il presidente ha anche sottolineato come la Regione Siciliana si sia distinta tra le “regioni italiane più virtuose” nell’attuazione delle misure del Pnrr.
Cosa sono i Punti di Facilitazione Digitale?
I Punti di Facilitazione Digitale sono spazi fisici dedicati alla formazione dei cittadini. Possono essere allestiti in biblioteche, scuole, centri sociali pubblici e amministrazioni locali. Qui i cittadini possono accedere a servizi di educazione digitale, sia in presenza che online, grazie all’assistenza di facilitatori digitali. Le competenze che si possono acquisire includono:
- collegarsi a Internet,
- mantenere sicure le password,
- utilizzare browser web,
- accedere ai servizi digitali pubblici.
I facilitatori digitali sono figure specializzate formate appositamente per supportare gli utenti in modo personalizzato. Attualmente sono 461 i facilitatori impiegati, un numero che è destinato a crescere nei prossimi mesi.
Distribuzione dei punti in Sicilia
La distribuzione dei 350 Punti di Facilitazione Digitale copre tutte le province siciliane, garantendo un accesso capillare su tutto il territorio. La provincia di Catania ha il numero più alto di punti attivi, seguita da Palermo e Messina. Ecco la distribuzione completa:
- 20 nel territorio di Agrigento
- 7 nel territorio di Caltanissetta
- 90 nel Catanese
- 16 nell’Ennese
- 56 nel Messinese
- 68 nel Palermitano
- 32 nel Ragusano
- 28 nel Siracusano
- 33 nel Trapanese
Il progetto, oltre a favorire la digitalizzazione della popolazione, contribuisce anche all’occupazione regionale con la formazione e l’impiego dei facilitatori digitali.
L’obiettivo: 239mila cittadini formati entro il 2025
Con una media di 15mila cittadini formati ogni mese, il progetto punta a raggiungere quota 60mila cittadini formati entro la fine del 2024, per poi completare l’obiettivo finale di 239mila cittadini entro la fine del 2025.
A livello nazionale, il piano complessivo finanziato con 132 milioni di euro prevede la creazione di 3.000 Punti di Facilitazione Digitale per formare circa 2 milioni di cittadini italiani. La Sicilia, con i suoi 350 punti già attivati, si posiziona tra le regioni più virtuose e precoci nell’applicazione delle misure stabilite dal Pnrr.
Le dichiarazioni di Schifani
Il presidente Schifani ha rimarcato l’importanza dell’iniziativa non solo in termini di innovazione digitale, ma anche di inclusione sociale e competitività sul mercato del lavoro. “Grazie al l’impegno dei nostri uffici, abbiamo realizzato un network capace di offrire questa formazione specifica”, ha dichiarato il presidente. “È motivo di soddisfazione sia riuscire a utilizzare speditamente i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, sia essere tra le regioni italiane più virtuose nel mettere in campo le attività previste”.
Schifani ha sottolineato come l’obiettivo finale sia quello di garantire ai cittadini siciliani le competenze basilari per affrontare le sfide della modernità e per migliorare la loro competitività nel mercato del lavoro.