Aggiornato al 27/09/2025 - 11:45
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Rete Ospedaliera Sicilia: Forza Italia illustra la riorganizzazione

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A Catania il dibattito sul piano regionale per la sanità pubblica

Ieri pomeriggio, presso l’Hotel Nettuno di Catania, si è svolto il dibattito intitolato “La Nuova Rete Ospedaliera e le proposte per il Servizio Sanitario Pubblico”, organizzato da Forza Italia. L’incontro è stato introdotto dalla Dott.ssa Ninni Decembrino e ha visto la partecipazione di esponenti politici e istituzionali, tra cui Letizia Moratti, Europarlamentare e Presidente della Consulta Nazionale di Forza Italia, Giuseppe Castiglione, Deputato alla Camera, Ugo Cappellacci, presidente della Commissione Affari Sociali della Camera, Salvo Tomarchio, Deputato all’ARS, e la Dott.ssa Daniela Faraoni, Assessore Regionale alla Salute.

Il dibattito si è concentrato sulla riorganizzazione della rete ospedaliera siciliana e sulle strategie per il potenziamento della sanità pubblica. Salvo Tomarchio ha evidenziato la necessità di chiarire le informazioni sul piano regionale: “Polemiche infondate su presunte chiusure totali di ospedali non servono alla comunità e ostacolano il miglioramento del sistema sanitario”.

Letizia Moratti ha sottolineato l’approccio del suo partito: “L’obiettivo è una sanità pubblica più accessibile, veloce e giusta”, puntando su un potenziamento dell’organico e sulla prevenzione.

Ugo Cappellacci ha posto l’attenzione sulla riforma della medicina territoriale, ricordando iniziative come la legge sul diritto all’oblio oncologico e la necessità di investire sui giovani e sulla telemedicina.

Giuseppe Castiglione ha evidenziato l’importanza di considerare il contesto demografico: “L’Italia perderà oltre 4 milioni di abitanti entro il 2050. La Sicilia non può restare vincolata al piano di rientro che da 17 anni imbriglia le scelte regionali. Servono criteri che garantiscano equità territoriale”.

L’Assessore Regionale alla Salute, Daniela Faraoni, ha illustrato la natura strategica della riorganizzazione: “Non abbiamo tolto un solo posto letto attivo. Abbiamo razionalizzato le risorse, trasformando posti inattivi per potenziare reparti critici. Questo piano è congruente con le esigenze della gente e rappresenta un passo verso l’attivazione di tutti i posti letto della rete. È una ristrutturazione strategica, essenziale per uscire dopo 18 anni dal piano di rientro. Siamo aperti al confronto, ma la direzione è chiara: non possiamo mantenere strutture inefficaci”.

A chiudere l’incontro è stato Salvo Tomarchio, che ha collegato le politiche regionali al quadro nazionale: “Mentre Forza Italia fa della sanità di qualità un suo cavallo di battaglia nazionale, siamo di fronte a una campagna di disinformazione volta ad attaccare il Governo Schifani. La verità è che questa riforma rappresenta il passaggio dalle chiacchiere vuote ai fatti concreti. I dati parlano chiaro: nel 2019 erano previsti 18.242 posti letto, ma solo 16.113 furono attivati. La nuova rete ne prevede 17.877, con un aumento significativo in aree critiche come l’Oncologia (+209), la Medicina d’Urgenza (+120), la Psichiatria (+217) e la Terapia Intensiva (+172). Questo non è un taglio, ma una riorganizzazione realistica. In 10 anni l’Isola ha perso quasi il 10% della popolazione. Continuare a mantenere strutture sovradimensionate sarebbe un insulto alle comunità. Questa riorganizzazione salverà la qualità del servizio rendendolo più equo e sostenibile e soprattutto senza escludere alcun territorio”.

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