Vertice all’Assessorato all’Energia con ANCI, SRR e CoRePla per scongiurare il blocco dei conferimenti. Amenta: “Sistema fragile, costi a rischio per i Comuni”. Colianni: “Mi farò portavoce col Governo”
È corsa contro il tempo per evitare che i mastelli della differenziata restino pieni davanti alle case dei siciliani. Si è tenuto questa mattina, presso l’Assessorato regionale dell’Energia, un vertice d’urgenza dedicato alla grave crisi che sta interessando la raccolta e il conferimento dei rifiuti tessili e degli imballaggi in plastica.
Al tavolo tecnico hanno partecipato l’Assessore regionale Francesco Colianni, il Direttore generale del Dipartimento Arturo Vallone, i presidenti delle SRR siciliane, i vertici di ANCI Sicilia e i rappresentanti di CoRePla (Consorzio Nazionale per la Raccolta, il Riciclo e il Recupero degli Imballaggi in Plastica).
Il nodo della plastica: CoRePla al lavoro
Nel corso del confronto è emersa la criticità della situazione, sebbene CoRePla stia portando avanti un impegno concreto per evitare la saturazione dei centri di raccolta e scongiurare il blocco totale dei conferimenti. L’organismo consortile ha illustrato gli sforzi in atto per aumentare temporaneamente i margini di stoccaggio, una mossa fondamentale per consentire ai Comuni di continuare la raccolta differenziata senza ulteriori rallentamenti nell’immediato.
ANCI Sicilia: “Sistema regionale fragile, servono interventi”
Forte la preoccupazione espressa dai Comuni. Paolo Amenta e Mario Emanuele Alvano, rispettivamente presidente e segretario generale di ANCI Sicilia, hanno sottolineato come la crisi nazionale impatti doppiamente sull’Isola a causa della cronica carenza di impianti.
«Abbiamo preso atto – hanno commentato Amenta e Alvano – che il problema ha una dimensione nazionale e carattere strutturale, ma non possiamo ignorare che in Sicilia l’impatto di questa emergenza è particolarmente grave a causa della fragilità del sistema regionale, determinata dalla carenza impianti».
I vertici ANCI lanciano un avvertimento chiaro sui rischi economici e di servizio: «In assenza di interventi immediati – proseguono – rischiamo non solo di rallentare o fermare interi segmenti della raccolta differenziata, ma anche di esporre i Comuni a rilevanti costi aggiuntivi e i cittadini a un peggioramento della qualità del servizio. È indispensabile un’azione rapida, concertata e di sistema».
La soluzione per il tessile e l’impegno di Colianni
Per quanto riguarda il settore specifico del rifiuto tessile, il tavolo ha sottolineato l’urgenza di individuare una piattaforma che possa garantire il conferimento dei materiali, anche valutando soluzioni al di fuori del territorio regionale, in attesa che la Sicilia colmi il gap impiantistico.
L’Assessore Francesco Colianni ha raccolto le istanze, promettendo un intervento diretto sui tavoli romani.
«L’incontro di questa mattina con i rappresentanti di Anci Sicilia, Corepla e delle Srr siciliane è stato molto utile per fare il punto sull’emergenza che molti Comuni siciliani stanno riscontrando relativamente al conferimento degli imballaggi in plastica e sulle difficoltà crescenti nel settore dei rifiuti tessili. Si tratta di una questione che ha una dimensione nazionale quindi ho assicurato che mi farò portavoce con il governo centrale per individuare un percorso sostenibile per risolvere il problema».
«Con tutti i presenti – prosegue l’assessore – abbiamo concordato di rivederci al più presto, dopo che avrò avuto un’interlocuzione col ministero competente. Intanto abbiamo ricevuto rassicurazioni dai rappresentanti dei consorzi di filiera che si impegneranno per evitare eccessivi disagi, nell’imminente, ai Comuni. Serve la collaborazione di tutti per arrivare a un intervento che sia risolutivo nel lungo termine».
“La nostra Associazione – ha concluso il presidente di ANCI Sicilia – continuerà a seguire con la massima attenzione l’evolversi della situazione, assicurando piena collaborazione istituzionale affinché possano essere adottati interventi rapidi, strutturali e in grado di tutelare i Comuni e le comunità locali”.







