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“Le parole pronunciate da Giuseppe Salvatore Riina sono di una gravità assoluta e rappresentano un insulto non solo alla memoria di chi ha sacrificato la propria vita per contrastare la mafia, ma anche a tutti i siciliani onesti che ogni giorno lottano per una terra libera dal ricatto e dalla paura”.
Lo dichiara Mario Giambona, vicepresidente del gruppo parlamentare del Partito Democratico all’Assemblea Regionale Siciliana, intervenendo a seguito delle dichiarazioni rilasciate dal figlio del boss Totò Riina a Lo Sperone podcast.
“Non può essere tollerata la normalizzazione della figura di uno dei più feroci criminali della storia italiana – continua -. È qualcosa che va oltre la provocazione: è una riscrittura tossica della realtà, un tentativo di riabilitazione pubblica indegno e pericoloso”.
Giambona poi sottolinea che “le affermazioni rilasciate nel corso del podcast offendono la memoria di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Giuseppe Di Matteo, le loro famiglie, le istituzioni e la Sicilia intera” e conclude spiegando che “a Riina junior non serve un microfono ma il silenzio in rispetto dei morti e di chi ancora oggi non smette di combattere la cultura mafiosa, anche quando si maschera da libertà di parola”.