Il Sovrintendente traccia il bilancio delle selezioni: classe da 28 studenti su oltre 150 candidati: “Scelti dai migliori talenti d’Italia”
C’è un’aria di rinnovamento e di solida conferma tra le mura di Palazzo Greco. Mentre la città attende la nuova stagione delle Rappresentazioni Classiche, il cuore pulsante della Fondazione, l’Accademia INDA, registra numeri che sanno di record e traccia una linea netta verso il futuro della formazione teatrale in Italia.
A fare il punto della situazione è il Sovrintendente Daniele Pitteri, che non nasconde la soddisfazione per l’esito delle ultime selezioni, definendo la classe appena formata come un gruppo dalle “grandi potenzialità”.
I numeri: un’attrazione fatale per i talenti
«Siamo molto soddisfatti – esordisce Pitteri – hanno partecipato oltre 150 allievi alle selezioni. Abbiamo creato una classe di 28 ragazzi, un numero molto elevato che si è verificato solo una volta in passato». Ma non è solo la quantità a colpire, quanto la qualità. Il dato più rilevante emerso dalle audizioni è l’attrattività dell’istituto siracusano. Molti dei candidati selezionati, infatti, avevano già superato le prove in altre prestigiose accademie nazionali, ma alla fine hanno scelto Siracusa.
«Questo ci conforta – sottolinea il Sovrintendente – perché significa che per i giovani non siamo soltanto una delle tante accademie, ma siamo un’accademia particolare e specifica».
Una nuova governance per la didattica
Per gestire una macchina formativa sempre più complessa, la Fondazione ha deciso di strutturarsi meglio. Pitteri ha annunciato l’imminente individuazione di una nuova figura: un Responsabile della didattica. Questo ruolo affiancherà il Sovrintendente nelle scelte e nella gestione quotidiana, garantendo quella “stabilità nel tempo” necessaria per portare avanti progetti a lungo termine, al riparo dalle vicissitudini che, dal periodo Covid a oggi, hanno talvolta rallentato la programmazione.
Il futuro: la “fabbrica” del teatro apre le porte
La vera rivoluzione, però, risiede nelle “possibilità” che il Consiglio di Amministrazione ha approvato e che potrebbero trasformare l’Accademia INDA in un polo unico in Europa. L’idea è quella di non limitarsi alla recitazione, ma di valorizzare il saper fare che rende l’INDA un unicum: la capacità di costruire tutto in casa.
Le nuove linee progettuali prevedono:
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Corsi di Scenografia e Scenotecnica.
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Corsi di Costume Design e Costumistica.
«Tenendo conto che, assieme alla Scala di Milano e all’Arena di Verona, siamo rimasti gli unici che costruiscono tutto e producono tutto internamente – spiega Pitteri – questo è un valore aggiunto inestimabile». L’obiettivo è formare professionisti completi che imparino il mestiere direttamente nei laboratori dove nascono gli spettacoli del Teatro Greco.
Masterclass e grandi maestri
L’offerta formativa si arricchirà ulteriormente con masterclass di alto profilo, non più riservate ai soli allievi interni, ma aperte anche ad attori e professionisti provenienti da altre città, trasformando Siracusa in un crocevia di scambio artistico. A questo si aggiungeranno stage interni dedicati agli allievi, che potranno lavorare a stretto contatto con registi e attori di spessore internazionale scritturati per la stagione classica.
«La prospettiva – conclude Pitteri – è qualificare ancora maggiormente l’Accademia dell’INDA come un centro di formazione teatrale giusto per chiunque voglia fare teatro, partendo dal principio che qui si studiano e si hanno possibilità che in altri luoghi non si hanno».
Un messaggio chiaro: Siracusa non è solo il palcoscenico del dramma antico, ma vuole essere sempre più la fucina dove si forgia il futuro del teatro italiano.







