Aggiornato al 24/12/2024 - 11:41
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Maratona culinaria

Natale: 3,2 miliardi per il cenone e ricette tipiche siciliane

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La spesa per il Natale cresce di 300 milioni rispetto al 2023. In Sicilia, protagoniste come sempre le tradizioni gastronomiche

Le festività natalizie del 2024 si preannunciano all’insegna della tradizione e di una spesa da record. Secondo il Centro Studi di Confcooperative, gli italiani spenderanno 3,2 miliardi di euro per il cenone, con un aumento di 300 milioni rispetto al 2023 e 500 milioni rispetto al periodo pre-Covid. Tuttavia, l’incremento non è legato a maggiori consumi, bensì agli aumenti dei prezzi e a un miglioramento dell’occupazione, che quest’anno ha raggiunto un boom storico.

Parallelamente, emerge un’Italia divisa tra chi può permettersi di spendere e chi è alle prese con difficoltà economiche. Un trend di “egoismo e prudenza”, evidenziato dalla polarizzazione sociale: 10 milioni di italiani vivono in condizioni di povertà assoluta o relativa, mentre solo un italiano su tre si concederà una vacanza.


Le tradizioni natalizie siciliane: tra sapori e convivialità

In Sicilia, il Natale è sinonimo di convivialità e tavole imbandite, dove la cucina diventa protagonista di un racconto fatto di sapori e tradizioni. La maratona culinaria inizia con la cena della Vigilia, prosegue con il pranzo del 25 e si chiude solo dopo Santo Stefano. Tra i primi piatti, immancabili sono il timballo di anelletti al forno e la pasta incasciata, arricchiti da ingredienti come ragù, formaggi e piselli. A Palermo si gusta la pasta con le sarde, preparata con uvetta, pinoli e finocchietto selvatico, mentre a Ragusa e Siracusa le scacce farcite con pomodoro e formaggio, cipolla e verdure varie raccontano la semplicità e la ricchezza dei sapori locali.

Per i secondi piatti, la tradizione spazia dal falsomagro, un rotolo di carne farcito e cotto in umido, al capretto con patate, fino al pesce stocco alla ghiotta, simbolo della cucina messinese.

Non mancano i dolci a chiudere ogni pasto con opulenza: la cassata siciliana, i cannoli e il buccellato – un capolavoro di fichi secchi, uvetta e spezie – rappresentano solo alcune delle delizie. Ad accompagnarli, i croccanti di giuggiulena e petrafennula e le paste di mandorla, autentico orgoglio dell’isola.

Il tutto è reso ancora più speciale dalla convivialità che caratterizza ogni tavola siciliana, dove non mancano mai fichi d’India, frutta secca e l’immancabile allegria di chi condivide i piaceri del cibo.

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